Folia Canonica 6. (2003)

STUDIES - Dimitrios Salachas: Il sacramento della penitenza nella tradizione canonica orientale e problematiche interecclesiali

IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA NELLA TRADIZIONE CANONICA ORIENTALE 13 5 nuovo fiduciosi e alacri, attivi nelle buone opere; quale medico esperto e gene­roso, cura tutti coloro ehe sono afflitti dai peccati, giacché non hanno bisogno dei medico i sani, ma coloro ehe stanno male (Mt 9,12) e in effetti il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare chi eraperduto (Lc 19,10) . Essendo medico della Chiesa del Signore, pertanto, prépara medicine adatte a ciascuno dei malati, in tutti i modi curali, guariscili, ridonali sani alia Chiesa. E pasci il gregge non con durezza e irrisione (cfr. Ez 34,4), quasi spadroneggiandolo, ma come tenero pastore, ehe porta gli agnellini sui petto e chiama dolcemente le pe­core gravide (Is 40,11)». Libro II, 40,1 : «Dal canto tuo, o Vescovo, non avere ripugnanza di chi sia fi­nito in una prima e anche in una seconda caduta, non distoglierlo dalia parola del Signore e non respingerlo dal comune rapporto di vita, giacché neppure il Si­gnore rifiuto di mangiare coi pubblicani e i peccatori e ai farisei ehe lo accusa- vano per questo disse: ‘Non hanno bisogno del medico i sani, ma coloro che stanno male ’ (Mt 9,12)». Libro II, 12, 1 .«Giudica percio, o Vescovo, con autorité, come fossi Dio, ma accogli quelli che sipentono, perché Dio è un Dio di misericordia. Castiga quelli ehe hanno peccato, minaccia quelli ehe non si convertono, incoraggia i buoni ehe resistono a perseverare nel bene e ammetti coloro ehe si sono pentiti, perché il Signore Dio con giuramento ha dichiarato di voler concedere il perdono a quanti si pentono dei loro peccati». Libro II, 20, 6: «Per quantopuô, il Vescovo carichi il male su di sé e dica al peccatore: ‘Tu semplicemente convertiti, io penderà la morte su di me al posto tuo, come il Signore ha fatto per me e per tutti ’. Cosi è: Tl buon pastore offre la sua vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è il pastore e a cui non ap- partengono le pecore, vede venire il lupo - cioè il Diavolo - abbandona le peco­re e fugge e il lupo le rapisce ’ (Gv 10, Ils)». Libro II, 21,4.7: «Non è giusto infatti essere pronti ad estromettere il pecca­tore e, poi, titubanti nell’accogliere chi fa ritorno; essere decisi nel recidere e, poi, senzapietà difronte alsofferente da curare; è a cià ehe la divina Scrittura si riferisce, quando dice: T loro piedi si affrettano al male, ansiosi di versare il sangue; distruzione e rovina sui loro sentieri e la via della pace non la conosco- no; non c 'è il timore di Dio davanti ai loro occhi ’ (Is 59, 7s e Sal 35, 2: in Rom 3,15-18). Sappiate pertanto... corne il giusto ingiustamente ucciso riposa in pace presso Dio per sempre (Gen 4,10), cosi anche chi sia stato dal Vescovo irra- gionevolmente scomunicato». 29 29 Trascrizione semantica. Galënê vuol dire tranquillité, calma, ad es. del mare; ed è anche il femminile dell’aggettivo; ma Galënôs [lithos] - com’è qui al maschile, mentre pace, eirënë, è femminile - è la pietra galena, conosciuta nell’antichità e usata come antidoto contro i vele- ni.

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