Folia Canonica 6. (2003)
STUDIES - Dimitrios Salachas: Il sacramento della penitenza nella tradizione canonica orientale e problematiche interecclesiali
IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA NELLA TRAD1ZIONE CANONICA ORIENTALE 129 tante, che merita 10 a 12 anni, come certi casi d’incesto, la penitenza abituale sarà quella di 3 anni, potendo scendere a 2, a 1 a anche a mezzo anno, per certe categorie di penitenti (le persone rozze, i giovani, ecc.). II can. 3 di Pietro di Alessandria (f 311) prescrive che gli apostati nel periodo di persecuzione {lapsi), se si pentono sinceramente, sono privati della comunio- ne per quattro anni. II can. 2 di San Basilio prescrive che, la donna che commette aborto è considerata come omicida; se essa si pente veramente, le viene imposto come canone di penitenza la privazione dalla santa comunione per dieci anni, in- vece se manifesta maggior pentimento, la durata di taie privazione viene dimi- nuita. Il can. 27 di Giovanni il Digiunatore (f595) prescrive ehe colui che ha commesso furto e poi si pente, è soggetto fino a sei mesi alla penitenza del digiu- no e a cento prostemazioni ogni giomo. Il can. 18 dello stesso padre prescrive ehe, 1’adulterio viene punito con la privazione per tre anni dalla comunione euca- ristica, con digiuno e con duecento-cinquanta prostemazioni al giomo. La be- stemmia viene punita con il canone del digiuno e con cento prostemazioni al giorno. La maldicenza viene punita con quaranta prostemazioni, dicendo ogni volta il «Kyrie eleison»11. Tutte queste penitenze, indicativamente, qui, menzionate, mostrano ehe il peccatore veniva annoverato nel rango dei penitenti pubblici, e per un tempo determinato doveva compiere una penitenza pubblica, se aveva commesso una col- pa grave. Compiuta la penitenza imposta, con una cerimonia liturgica pubblica, il penitente veniva riconciliato con la Chiesa, ehe peccando aveva ferito. La pe- nitenza pubblica prevedeva varie classi di peccatori secondo la gravità della col- pa commessa. A questa severità sono subentrate progressivamente delle fonne più leggere di penitenze: il digiuno prolungato, il pellegrinaggio, l’elemosina, ecc.12 13 3. Sollecitudine misericordiosa della Chiesa per i peccatori Il can. 52 degli Apostoli, stabilisée: «Se un Vescovo o unpresbitero non acco- glie chi si converte dal peccato, ma lo rigetta, sia deposto, perché rattrista Cri- sto che ha detto: „ Ci sarà gaudio in cielo per un solo peccatore che si pente (Le 15,7)»'\ 11 Le prostemazioni, chiamate anche metanoie, sono inchini profondi verso la terra. 12 II più antico penitenziario greco è il Kanonarion (VIII-IX sec) del monaco Giovanni (Cf. Orientalia Christiana Periodica [1952], 71-127). G.Goar(1647) hapubblicatol’attnalerito della penitenza nella Chiesa bizantina, ripreso dal codice Barberini 306 del sec. XVI. I vari eu- cologi bizantini riprendono questo rito con leggere modifiche attraverso le edizioni di Venezia. 13 Spada - Salachas (a cura), Costituzioni (nt. 3), 256.