Folia Canonica 6. (2003)
STUDIES - Dimitrios Salachas: Il sacramento della penitenza nella tradizione canonica orientale e problematiche interecclesiali
130 DIMITRIOS SALACHAS Il canone intende condannare 1’eresia dei Novaziani ehe respingevano i peccatori sebbene pentiti. II grande canonista bizantino dei XII° sec., Balsamone (t 1195) spiega: «Non c’è un peccato che possa vincere la misericordia di Dio; percio il Signore abbraccia tutti coloro che si pentono e si convertono dal male al bene»14 15. II peccatore non puó essere salvato, se non si pente; percio i pastori de- vono andare in sua ricerca per dargli la speranza della riconciliazione con Dio e la Chiesa. La severità verso i peccatori è contraria alia storia dell’economia della salvezza e alPinsegnamento del Signore, che ci ha detto: “Cisarà gaudio in cie- lo per un solo peccatore che si pente (Le 15,7)”. Il canone ricorda al Vescovo e al sacerdote l’atteggiamento di Cristo verso i peccatori, che li accoglie e li conduce alla conversione, la quale suscita la letizia celeste. Il canone intende dare il profondo significato del ministero sacerdotale che consiste nell’ accogliere i penitenti ehe si convertono dai loro peccati, perché ciascuno possa progredire nella sua vocazione di santità. La grave pena di depo- sizione imposta ai Vescovi e i sacerdoti che rigettano i peccatori, intende ricor- darli il loro grave obbligo, poiché sono stati costituiti daDio ministri della divina misericordia e giustizia. II can. 2 del Sinodo di Laodicea (343/381) stabilisée: «/peccatori delle diverse categorie che hanno perseverato nei loro sentimenti di confessione e di peni- tenza, e si sono completamente allontanati dal male, devono, dopo un tempo di penitenzaproporzionata alia loro colpa, essere ammessi di nuovo alia comunio- ne, vista la misericordia e la bontà di Dio»'5. Anzitutto è da notare 1’indulgenza dei canone verso i peccatori, opposta alia severità dei canoni di Nicea I e di San Basilio. II canone anzitutto descrive il senso della penitenza dei peccatore. La vera penitenza richiede conversione di cuore a Dio e perseverante proposito di una nuova vita, prima di accostarsi alia confessione. Secondo la qualità, la gravità e il numero dei peccati, il confessore sommi- nistra il sacramento, imponendo le opere di penitenza opportune. Inoltre il canone ricorda chiaramente ehe senza la penitenza non si puô essere ammessi alia Divina Eucaristia; cioè chi è consapevole di peccato non deve ricevere la Divina Eucaristia. Inftne, il canone afferma che è proprio la misericordia e la bontà divina che accoglie il penitente che si converte. i4PG 137,143. 15 Cf. Pontificia Commmissione per la Redazione del Codice di Diritto Canonico ORIENTALE, Fonti, Discipline générale antique (I—IIX s.): Les canons des synodes particuliers, fase. IX, t.1,2, P.P. Ioannou (par), Grottaferrata (Roma) 1962, 131.