Folia Canonica 4. (2001)
STUDIES - Péter Szabó: Osservazioni intorno allo stato giuridico della Chiesa greco-cattolica d'Ungheria - Figura codiciale e particolarita locali
Folia Canonica 4 (2001) 93-116. PÉTER SZABÓ OSSERVAZIONIINTORNO ALLO STATO GIURIDICO DELLA CHIESA GRECO-CATTOLICA D’UNGHERIA Figura codiciale e particolarità locali Introduzione; I. Figura codiciale: 1. La storia e la motivazione dell’inserimento dei cc. 174-176 nel CCEO; 2. Lafisionomia interna della figura canonica: 2.1 L’ufficio del capo-gerarca e la qualificazione della sua potestä di governor 2.2 Rettificazione delle configurazioni anomale e determinazione del gerarca-capo; 2.3 II soggetto attivo del potere superiore di govemo e la sua competenz.a\ 3. Soggezione immediata alla Sede Apostolica; IL Particolarità della configurazio- NE ATTUALE della Chiesa greco-cattolica d’Ungheria: 1. Soggezione suffraganea; 2. Relazioni con la Primazia d’Ungheria; Ulterioriosservazioni. Introduzione Nove delle ventuno Chiese cattoliche orientali, non avendo una propria struttura sopraepiscopale (cioè un’istituzione metropolitana), rientrano, per lo meno potenzialmente, nella categoria giuridica delle “altre Chiese sui iuris” (CCEO cc. 174-176).' Per quanto sappiamo, finora non sono stati pubblicati studi propriamente specifici su questo istituto giuridico.1 2 Questo fatto, da una parte, e le discordanze tra le scarse affermazioni riguardanti la figura in questione, dall’altra, sembrano richiedere una riflessione più sistematica e dettagliata sull’argomento. Date le attuali configurazioni alquanto diverse ed anomale che contrasse- gnano non poche Chiese orientali cattoliche carenti di una struttura gerarchica più sviluppata, non c’è da meravigliarsi ehe il CCEO, come sistema astratto-ge- nerale, non puö darci ehe un brevissimo orientamento per l’istituto giuridico in questione, rinviando la rettificazione strutturale della costituzione di queste 1 Sono la Chiesa cattolica albanese, quella bielorussa, bulgara, greca, italo-albanese, “ex-jugoslava” (eparchia di Krizevci), russa, slovacca, ungherese, tutte quante di tradizione costantinopolitana: cf. Nuntia 31 (1991) 30-31; Annuario Pontificio 2000, 1226-1227. 2 Forse l’unica eccezione è lo studio autorevole di Marco Brogi, il quale perö ha come punto centrale piuttosto la riflessione sulTaffermabilità deWattuale stato sui iuris delle varie comunità orientali che un’analisi astratta della figura da applicare a loro: cf. M. Brogi, Prospettivepratiche nell’applicare alle singole Chiese «sui iuris» il CCEO, in PONTIFICIUM CONSILIUM de Legum TEXTIBUS INTERPRETANDIS, Ius in vita et in missione Ecclesiae, Acta Simposii Internationalis luris Canonici occurente X anniversario promulgationis Codex luris Canonici, diebus 19-24 Aprilis 1993 in Civitate Vaticana celebrati, Cittàdel Vaticano 1994, 739-751.