Folia Canonica 4. (2001)

STUDIES - Raffaele Coppola: Terrirorialita e personalita nel diritto interconfessionale

72 RAFFAELE COPPOLA Nella precedente legislazione si circoscrivevaFautorità del Patriarca all’am- bito territoriale della Chiesa patriarcale, precisandosi ehe i Patriarchi avevano giurisdizione sui fedeli dello stesso rito ehe risiedono fuori dei confini del loro territorio solo in quanto ciö fosse previsto dal diritto comune o da quello particolare (can.216 § 2, n.2). Ma, con eccezione della legge liturgica, nessuna legge generale o particolare concedeva una qualsiasi giurisdizione al Patriarca sui fedeli al di fuori del territorio. Il Concilio Vaticano II incoraggia la formazione di parrocchie, onde prestare cure spirituali anche ai fedeli lontani. Peraltro, col moltiplicarsi di gerarchie al di fuori dei territorio, la questione dei loro rapporti coi Patriarchi è diventata più acuta. II Concilio lascio la questione praticamente irrisolta, sancendo, alquanto genericamente, ehe dovunque si costituisca un gerarca di qualche rito fuori dei territorio patriarcale, a norma dei diritto rimane aggregato alia gerarchia dei Patriarcato dello stesso rito (Orientalium Ecclesiarum n. 7). Nella prima sessione della seconda conferenza plenaria del PCCICOR dei 5 novembre 1988 venne presentata al Sommo Pontefice Giovanni Paolo II una proposta, affinché la questione dell’estensione della giurisdizione patriarcale sui fedeli residenti fuori dei territorio del Patriarcato potesse trovare una soluzione prima che fossero affrontati altri terni. Il dibattito, corne serivé il Salachas, non ebbe particolari esiti. Occorre in ogni caso aver presente che il codice orientale, sebbene abbia mantenuto il principio tradizionale della territorialità, in un insieme coordinato di norme (cann. 85 § 2, 148 § 1, 150 § 3, 185 § 2, 195 § 3, 824 § 3, 204 § 2) contempla un’articolata collaborazione tra il Patriarca e le Chiese del medesimo rito esistenti fuori dei territorio.21 Una collaborazione che mira a rendere concreto, invero senza riuscirvi mai pienamente, il diritto dei fedeli cattolici ad osservare comunque il proprio rito, diritto ehe assume valore davvero fondamentale e cogente specie nel mondo orientale. 2. Territorio della Chiesa patriarcale e cure pastorali verso gli “altri "fedeli Il can. 146 CCEO afferma ehe il territorio della Chiesa, a cui presiede il Patriarca, si estende a quelle regioni nelle quali si osserva il rito proprio della stessa Chiesa e dove il Patriarca ha il diritto legittimamente acquisito di erigere province, eparchie, come pure esarcati (§ 1). Inoltre, se sorge dubbio sui confini di un territorio della Chiesa patriarcale, oppure se si tratta di un cambiamento dei confini, spetta al Sinodo dei Vescovi della Chiesa patriarcale approfondire la cosa dopo aver ascoltato la superiore autorité amministrativa di ciascuna Chiesa sui iuris interessata, corne pure, dopo ehe la cosa è stata discussa nel Sinodo medesimo, porgere la petizione debitamente istruita sulla soluzione del 21 G. MORI - D. SALACHAS, Ordinamenti giuridici dette Chiese cattoliche orientali, Bologna 2000, 74.

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