Folia Canonica 4. (2001)
STUDIES - Zenon Card. Grocholewski: Il servizio d'amore nell'attivita giudiziaria nella Chiesa
IL SERVIZIO D’AMORE NELL’ATTIVITÀ GIUDIZIARIA 17 cause giudiziarie nella Chiesa29 (anche se cio sembra in parte dovuto anche alla poca conoscenza del diritto). b. Anzi, l’amore di Dio o del prossimo puo richiedere di rinunciare a rivendicare qualche proprio diritto in nome di un valore più alto da realizzare. Cosî “Gesù [...], pur essendo di natura divina, non considero un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma spoglio se stesso, assumendo la condizione di servo, [...] umiliö se stesso” (Fil 2,5-8) per salvarci. Al riguardo occorre avere presente che alla luce della Parola di Dio, giusto è ciö ehe corrisponde alla volontà di Dio, e quindi anche perdonare, prendere la croce, accettare per Cristo o per l’amore del prossimo una umiliazione, ecc. In questa prospettiva non è difficile accorgersi ehe il concetto biblico di giustizia è strettamente connesso con l’amore. Infatti, se giusto è tutto ciö ehe corrisponde alla volontà divina, giusto è soprattutto amare30. 5. Atteggiamento verso le parti a. Dali’amore e dalla sua mancanza dipende anche come gli operatori della giustizia trattano le parti nel processo. Infatti - come è stato detto - principal- mente le parti sono il Cristo bisognoso ehe ricorre al tribunale. Essi devono quindi essere trattati con tatto e rispetto, con comprensione del loro dolore. Soprattutto se ricorrono al foro ecclesiastico per motivi di coscienza e devono esporre le questioni della loro intimità - come nelle cause matrimoniali — , esse sono molto sensibili all’atteggiamento del giudice o deH’avvocato. Un modo scorretto di trattarle - superficiale, freddo, affrettato, impaziente, senza dare le dovute spiegazioni, ecc. - provoca dolore, amarezza, delusione, scoraggiamen- to31. b. In questa ottica vorrei spendere una parola circa una questione specifica dell’assistenza pastorale alle parti durante il processo di nullità matrimoniale. Al riguardo ho scritto recentemente: “La parte attrice viene spesso unica- mente aiutata nella prospettiva di ottenere la dichiarazione di nullità. Ma taie aiuto, in quanto parziale e unilaterale, si puo rivelare fallace qualora il matrimonio non venga dichiarato nullo. Il minimo atto di carità pastorale alla persona che introduce una causa di nullità è: 29 Cf. Grocholewski, La tutela dei diritti (nt. 26), 275; Id., Specyflka wymiaru sprawie- dliwosci w Kosciele, in Prawo Kanoniczne 41 (1998) 17-18. 30 Circa questo punto b. cf. Grocholewski, La tutela dei diritti (nt. 26), 284-286; Id., Specyflka wymiaru (nt. 29), 20-21. 31 Cf. ad es. S. Arena, La famiglia in tribunale (Il diritto di famiglia e delle persone, diretta da V. Lojacono, vol. 11), Milano 1998 (anche se questo libro si riferisce ai tribunali statali), e la mia recensione al riguardo in Monitor Ecclesiasticus 124 (1999) 597-599.