Folia Canonica 3. (2000)

STUDIES - Orazio Condorelli: La norma canonica fra esigenza di razionalita e principio di autorita: Diritto comune e diritti patricolari nella dottrina canonistica medievale, con particolare riferimento all'insegnamento di Galvano da Bologna nello Studium generale di Pécs (1371)

142 ORAZIO CONDORELLI permane tuttavia il vincolo fondato sulla norma particolare. Taie pluralité di vincoli, dunque, non puö che accrescere la firmitas della disposizione in oggetto.79 3. L’opinione di Giovanni d’Andrea difesa da Galvano da Bologna, profes­sore nello Studio di Pécs Nel 1371 il canonista bolognese Galvano di Bettino scrisse un’operetta dedicata espressamente alia discussione delFopinione di Giovanni d’Andrea e della sua confutazione svolta da Giovanni da Legnano. Essa fu verosimilmente composta durante il periodo dell’insegnamento di Galvano nello Studio generale d’Ungheria recentemente istituito nella cittá di Pécs.80 Non si puö escludere ehe il testo risalga ai mesi padovani immediatamente precedenti il trasferimento in Ungheria, avvenuto proprio nel 1371 su sollecitazione del re Ludovico il Grande, ehe con il signore della città veneta, Francesco da Carrara il Vecchio, intratteneva da anni saldi rapporti di alleanza. La datazione e la tematica trattata - ehe riguarda una materia di straordinaria attualità in un’Europa di 79 Per una edizione dei passi centrali del commento di Giovanni da Legnano a X. 1.3.1 rinvio al mio "Quum sint facti et in facto consistant” 261. 80 Galvano, bolognese di origine, si addottorô in diritto canonico a Padova nel 1361. Dal 1371 -chiamatovi dal vescovo Guglielmo di Bergzabern con la mediazione del re Lodovico, amico e alleato di Francesco da Carrara, signore di Padova - sedette sulla cattedra di decreti nell’appena costituito Studium Quinqueecclesiense (la bolla di fondazione di Urbano V è del 1367). A Pécs insegnö con il salario di seicento fiorini e godendo di altri cospicui favori economici. Di ritomo a Bologna forse già dal 1373-1374, su richiesta di papa Gregorio XI fu aggregato al Collegio dei dottori, nonostante la laurea padovana. A Padova si ritrasferi probabilmente nel 1378, per tomare definitivamente nella città felsinea nel 1383-1384. Non era più tra i vivi nel 1393. Su Galvano non manca letteratura: G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna 1784, rist. anast. Bologna 1965, IV, 36-43; F.M. Colle, Storia scientifico-letteraria dello Studio di Padova, Padova 1825, rist. anast. Sala Bolognese 1985, III, 46—52; J.F. Schulte, Die Geschichte der Quellen und Literatur des canonischen Rechts, Stuttgart 1877, rist. anast. Graz. 1956, II, 286-289; A. Gloria, Monumenti della Università di Padova (1318-1405), Padova 1888, rist. anast. Bologna 1972,1, 313 s. nn. 617-618; H. CLAUDE, Galvanus de Bettino, in Dictionnaire de droit canonique, R. Naz (ed.), V, 931-933; S. Mester, De initiis canonici iuris culturae in Hungária, in Studia Gratiana 2 (1954) 657-676 (662); L. Prosdocimi, Becchini (Bettini) Galvano, in Dizionario Biografico degli ltaliani, VII, Roma 1965,496 s.; E. Kovács, Die Gründung der Universität von Pécs und ihre Bedeutung für die ungarische Kultur, in Les Universités Européennes du XIVe au XVIIIe siècle, Genève 1967,36-47 (41 s.); A.L. Gabriel, The Mediaeval Universities of Pécs and Pozsony. Commemoration of the 500th and 600th Anniversary of Their Foundation, 1367-1467-1967, Frankfurt am Main 1969,15 e nota 21 p. 52,24 s. e tav. Ill fuori testo; A. Csizmadia, Galvano di Bologna pécsi működése és a középkori magyar jogi oktatás egyes kérdései (The Activities of Galvanus of Bologna and Some Problems in the Teaching of Law in Medieval Hungary), in A pécsi egyetem történetéből (From the History of the University of Pécs), A. Csizmadia cur. (Jubileumi Tanumányok), Pécs 1967, 111-128.

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