Folia Canonica 2. (1999)

PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE. - Domingo J: Andrés Gutiérrez, Istituti regliosi clericali e laicali nuove nozioni e differenze

ISTITUTI RELIGIOSI CLERICALI E LAICALI 333 b) Se si sfogliano, poi, i trattati sull’ufficio episcopale degli autori classici, decretalisti, decretisti e posteriori a Trento, immancabilmente si troverà il titolo di Ordinario od Ordinario dei luogo rigidamente riservato soprattutto al Vescovo nelle diverse fattispecie, ma anche applicato ai Prelati regolari e secolari, agli Abati delle Congregazioni monastiche e dei monasteri autonomi, sempre aventi le due note défi ni torié del sacramento deli’ordine e della giurisdizione maggiore o completa, ehe è quella ordinaria35. c) Puö causare perplessità che il FERRARIS, a metà del secolo seorso, nella superba Biblioteca, non contenga neanche la parola Ordinario, limitandosi alle parole Ordo, Ordinare, alle quali dedica un centinaio di colonne senza mai derivare verso Pordinario. Tuttavia, alia parola Episcopus, fra le decine di nomi e titoli significativi applicati al Vescovo, gli applica pure la parola ORDINARIUS citando il BARBOSA, adoperata più volte lungo le colonne dedicate al Vescovo36. Nemmeno pare molto familiare o cara la parola Ordinario al BOUIX, lui pure a metà del secolo seorso, non menzionandola nel lungo elenco degli appellativi ehe la tradizione ha applicato al Vescovo37, e dovendo faticare parecchio per trovarla. Tuttavia, un suo passo risulta di curioso e sicuro intéressé, ed é quello nel quale la adopera con il senso aristocratico di temperanza della costituzione monarchica della Chiesa, il cui effetto sarebbe ehe il Romano Pontefice non puö deporre simultaneamente e di coipo tutti i Vescovi, metten- dosi a governare le diocesi per mezzo di suoi Vicari e non di Ordinari ehe le devono governare “proprio nomine”38. 35 Cf., ad esepio, A. Barbosa, De officio, et potestate Episcopi tripartita descriptio, Tomus I, Lugduni 1661. A sua volta, Barbosa si permette dichiarare introduttoriamente, in un INDICULUS, quelli ehe prima di lui trattarono sulla dignità, officio e potestà del Vescovo, citati poi nel suo egregio libro, fra i quali: Scipio De Rubeis, Aphorismata Episcopalia; loan. PiLESACUS , De sacra auctoritate Episcoporum; Stanislaus SOCOLOUIUS, De Consecratione Episcopi; Troylus Maluetius, et Iacobos Simancas, De Dignitate Episcoporum', Bartholo- maeus GAUANTUS, Enchiridion Episcoporum', Alphonsus Madrigal, De Episcopis, et ministris Ecclesiasticis; Ascanins Tamburinus, De lure Abbatum, coeterorum Praelatorum, tam saecularium, quam Regularium Episcopis inferiorum; Franciscus VARGAS, De luti- sdictione Episcopi; Antonins De Praetis, De Iurisdictionis Episcopalis defensione; Guiber- tus De Tornaco, De Officio Episcopi; Ioannes Bertachinus, et Bartholomaeus Ugolinus, De Officio, et potestate Episcopi; Antonius PAGANUS, De Ordine, iurisdictione, et residentia Episcoporum; Fr. Steph. Daluin, De Potestate Episcoporum. Abbatum, aliorumque Prae­latorum, praesertim Regulariam. necnon Abbatissarum; Mauritius De Alzedo, De Praecel­lentia Episcopalis dignitatis; Laelins Zecchius, De Stata, et munere Episcopali; Henric. Botthaeus, De Statutis Episcoporum. 36Cf. F. L. Ferraris, Prompta Biblioteca..., Tomus V, 1861, Apud Migne ed., coli. 1625-1724, per le parole ORDO, ORDINARE; per 1’impiego successivo, védi coi. 594—714 (alia coi. 616: “Episcopus appellatur Ordinarius; c. Pastoralis, 11, de Offic. Ordinär., quia ordinariam in sua dioecesi habet iurisdictionem”). 37 D. BouiX, Tractatus de Episcopo Ubi et de Synodo dioecesana, tom. I, Parisiis 1859, 4—7 per dette denominazioni. 38 BouiX, Tractatus (nt. 37), 110-111: “quod semper in Ecclesia sint optimates seu principes, Episcopi nempe locorum Ordinarii. Et in hoc sensu dici potest, et a theologis

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