Folia Canonica 2. (1999)
PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE. - Domingo J: Andrés Gutiérrez, Istituti regliosi clericali e laicali nuove nozioni e differenze
ISTITUTI RELIGIOSI CLERICALI E LAICALI 327 V. Un nuovo istituto religioso laicale. (c. 676) Quindi, la nuova immagine emergente degli IVCR laicali non si esaurisce negli elementi codificati finora descritti, i quali, prevalentemente e direttamente, si riferiscono alio statuto canonico dei laico considerato come fedele singolo o come persona. Alio statuto personale dei nuovo laico, bisogna aggiungere lo statuto missionale o apostolico degli IVCR laicali22, senza il quale la compren- sione della portata dei c. 588 § 3 resta alquanto incompleta, o almeno sottintesa, e come tendente alla négativité; questo statuto, pur avendo come soggetti passivi di riferimento gli IVCR laicali, piomba intiero sui loro membri laici, scoprendoli intimamente partecipi della funzione globale pastorale della Chiesa mediante le opere di misericordia spirituale e corporale. Percio, ci corrisponde adesso sviluppare la portata di questo c. 676, non sufficientemente approfondito dagli autori, come segue23. 1. Senso e ratio della norma La norma présenta una struttura compositiva compatta, mostrandosi descritti vo-definitori a nelle prime clausole, e vincolante-imperativa nell’ultimo inciso; descrive inizialmente la missione specifica ed il genuino carisma apostolico-pa- storale di questi IVCR laicali, per passare successivamente alia formulazione della norma vera e propria; si tratta evidentemente di una norma profondamente motivata, ammirativa e fondata in ragioni di tipo ecclesiologico, esperienziale e storico ehe scopre questi IVCR come comunità estremamente efficaci per la pastorale della Chiesa e per il servizio misericordioso in favore dei mondo; di conseguenza, ed ecco la norma vincolante, hanno il dovere e il diritto di 22 Questo concetto é stato codificato dei c. 676 CIC 1983 ehe, a dire il vero, non ha meritato la dovuta attenzione da parte dei commentaristi, innanzitutto per quanto attiene al suo necessario collegamento con il c. 588 §§ 1 e 3, mentre si puö verificare ehe il terna abbia attirato la attenzione di non pochi autori non giuristi, prima e dopo il Codice vigente. Sipossono leggere con profitio: Aa.Vv., Scuola, in Dizionario degli Istituti di perfezione, vol. VIII, coi. 1130-1197 (con bibliográfia); M. Dortel-Claudot, Religieux et laics associés pour l’Evangile. Points de rapère historicocanoniques, in Vie Consacrée (1987) 225-243; E. Boaga, La vita religiosa e i laici, in Vita Consacrata (1988) 488—497; G. O. GIRARDI, 1 laici nella Chiesa in rapporto con la vita consacrata, in Vita Consacrata (1988) 719-739; Aa.Vv., Religiosi e laicato nel Popolo di Dio. XIV° Convegno dei Claretianum, Roma 1989; S. Recchi, Donna consacrata per la misssone della Chiesa, in Vita Consacrata (1990) 375-387; 552-556; B. Secondes, Orizzonti dei carisma di un Istituto, in Informationes SCRIS 2 (1991) 89-103. 23 Per le considerazioni ehe seguono sugli IVCR laicali in veste di missionari misericor- diosi al servizio dei “munus pastorale” della Chiesa, mi limiterö ad una sintesi dei mio proprio commento ultimo, apparso nella seconda edizione italiana dei libro sui diritto dei religiosi, cf. Andrés Gutiérrez, Il diritto (nt. 11), 533-536, nn. 740-746.