Folia Canonica 2. (1999)
PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE. - Domingo J: Andrés Gutiérrez, Istituti regliosi clericali e laicali nuove nozioni e differenze
326 DOMINGO J. ANDRÉS GUTIÉRREZ applica particolarmente ai laici Finsieme dei doveri e dei diritto formulád per il fedele in genere, cioé, quelli contenuti nei cann. 208-223; questo formidabile elenco, in forza del c. 224, trova per i laici una più diretta, più intensa e meno circostanziata e condizionata applicabilità di quanto succéda per i consacrati e per i chierici, tenendo presente tuttavia che fra i primi bisogna non dimenticare ehe si trovano moltissimi laici, i quali non per questo né per la loro consacrazione sono meno soggetti passivi di quelle norme. Percio, tenendo presente la portata e l’entità fondand di doveri e diritti corne quelli miranti all’uguaglianza, alla comunione, alla santificazione, alla procla- mazione del Vangalo, all’ubbidienza alla gerarchia, alla petizione ai pastori, all’educazione cristiana, alla ricerca e alla pubblicazione dei risultati, alla scelta dello stato di vita, alla buona fama e intimità, aile rivendicazioni processuali e penali, all’aiuto alla Chiesa, alla proclamazione e difesa della giustizia e all’aiuto ai poveri, si dovrà di nuovo ammettere la enorme differenza fra un laico anteconciliare e antecodiciale e un altro postcodiciale, differenza ehe fini see per ripercuotersi fortemente sull’eventuale Istituto al quale apparterranno. Riassuntivamente, per i punti da 4.1 a 4.3., la novità vincente degli Istituti laicali puo essere rintracciata, documentata e illustrata: 1°) senz’altro dalla nuova nozione di IVC laicale fornita dal can 588 § 3; 2°) ma anche dalla complessa nuova dignità attribuita dall’ordinamento al laico, considerato come persona o fedele singolo che diventerà professo di un IVC laicale, rintracciabile e operante nel godimento-carico di diritti e di doveri, il cui insieme ci fornisce una immagine nuova e consistente in se stessa e a prescindere dal chierico e dal consacrato; una immagine fortemente insostituibile nell’evangelizzazione di tante realtà terrene e nell’animazione del temporale; una immagine arricchita da molteplici uffici e funzioni accanto alla gerarchia; una immagine intensa- mente cooperatrice nei “munera docendi, regendi et sanctificandi” della Chiesa; una immagine notevolmente più vivace, più presente al mondo e alla Chiesa, più vicina alla costituzione gerarchica della Chiesa; questa immagine, sostenia- mo noi, ha prodotto, sta producendo e continuerà a produrre ancora più effetti benefici nell’identità degli IVC laicali finora approvati, i quali si adegueranno progressivamente a questa nuova fisionomia dei loro membri laici; simultanea- mente, aspirerà inequivocamente a far sorgere IVC laicali nuovi, diversi, da definire e da approvare corrispondentemente alle esigenze di un laico più promosso e più maturo come fedele del Popolo di Dio; 3°) in terzo e ultimo luogo, la stessa novità e densità laicali, appaiono notevolmente ed ex novo sottolineate dalla descrizione della missione apostolica peculiare degli IVCR laicali, cosi come codificata dal c. 676, ai quali dedicherö la sezione 5° seguente.