Folia Canonica 2. (1999)

PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE. - Domingo J: Andrés Gutiérrez, Istituti regliosi clericali e laicali nuove nozioni e differenze

ISTITUTI RELIGIOSI CLERICALI E LAICALI 325 para-gerarchiche, in quanto gli viene riconosciuta una idoneità e capacità per poter essere assunto dalia gerarchia “ad illa officia ecclesiastica et munera..., etiam tamquam periti et consiliarii... quibus illi secundum iuris praescripta fungi valent”17 Infatti, 1’ordinamento vigente ha codificato ex novo a favore dei laico: a) uno statuto genuinamente laicale18, contenente nuovi doveri e diritti ehe prima non aveva e ehe, trattandosi di laici consacrati in un Istituto laicale, sono applicabili al membro laico “salvis Constitutionibus”, essendo questi 1’obbligo- diritto all’evangelizzazione universale, innanzitutto in quelle realtà mondäne e terrene nelle quali il laico, pur non essendo escludente, diventa imprescindibile e insostituibile; il dovere di animazione evangelica dei temporale; il diritto-do- vere di partecipazione ai ‘munera regendi’ ‘docendi’ et ‘sanctificandi’ della Chiesa; i doveri di formazione e di responsabilité verso i ministeri laicali; il diritto dei ministri laici alia rimunerazione e alie assicurazioni19. b) Hanno anche i laici, sui versante associativo, uno statuto giuridico genuinamente laicale20, tutto per loro ed esclusivamente per loro, il quale si mostra coerentemente applicabile, “salvis Constitutionibus Instituti”, ai laici consacrati religiosi, almeno nelle seguenti determinazioni: 1°) nel precetto debole, o piuttosto nella forte raccomandazione, di privilegiare le associazioni nate per privilegiare a loro volta 1’animazione delFordine temporale; 2°) nella peculiare e doverosa responsabilité per vivere in comunione e per aiutare le altre associazioni; 3°) e nell’insistenza vincolante della formazione permanente dei soci; c) Hanno infine, i laici, a carico e a loro favore quasi esclusivo21, una chiara e alio stesso tempo soddisfacente chiamata di attenzione vincolante, la quale 17 C. 228 CIC 1983. 18 Significato dai cann. 224—231 sotto ii titolo “de obligationibus et iuribus christifidelium laicorum”. 19 Pare opportuno sottolineare che i doveri dei coniugati e dei genitori di cui al c. 226, insieme al diritto e alla liberté nelle realtà terrene di cui al c. 227, siano, rispettivamente, contradittorio l'uno con la professione dei consigli evangelici, e notevolmente incompatibile 1'altro con alcune rilevanti esigenze interne della vita consacrata. Il P. Gambari si limita ad applicare ai laici consacrati i canoni 225 § 1,228, 229 e 231 § 1 (cf. P. Gambari, I religiosi nel Codice. Commento ai singoli canoni, Milano 1986, 64), mentre női abbiamo aggiunto i canoni 225 § 2, 230 e 231 § 2. 20 Contenuto nei cann. 327-329. 21 Si dice “a carico e a favore esclusivo” dei laico, perché la applicazione estensiva espressamente ai laici, contenuta nella clausola “praeter eas obligationes et iura quae cunctis christifidelibus sunt communia” dei c. 224, é assente dagli statuti dei chierici e dei consacrati; e si é aggiunto “se non prevalente”, perché in realtà e nel fondo si deve sottintendere analogamente applicabile ai chierici e ai consacrati, altrimenti non si tratterebbe di obblighi e di diritti comuni aile tre categorie, sebbene lo siano in minore misura.oppure più condizio- natamente, sui piano del loro esercizio, poiché questo si deve armonizzare con il sopraggiunto stato clericale e/o con la sopraggiunta condizione di consacrazione.

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