Szent Benedek-rendi Szent Imre katolikus gimnázium, Pannonhalma, 1942
54 meditazione dei fatti e personaggi patri e la cui concezione facilitera la conoscenza dei secolari rapporti culturali ed artistici tra l'Ungheria e l'Italia. Valore culturale: nel foto-montaggio si susseguono pagine gloriose di storia, brillano i più illustri nomi di poeti e artisti, di Santi e dí eroi, di guerrieri e soldati, di filosofi e uomini politici. Le pietre dí Aquincum avranno sempre voci di miilenni; l'ideale di S. Benedetto ..Ora et labora" brilla di luce radiosa sulla operosità di S. Stefano; Pannonhalma è il premio dei Re santo ai figli dei Santo di Norcia, che erano stati i suoi collaboratori più zelantí e più preziosi nel diffondere la nuova fede, nel creare le basi della nuova cultura cristiana. Dalla duplice fonte, politica e religiosa, scaturiscono gli elementi latino-italiani della civiltà ungherese. Mattia Corvino accetta e diffonde l'Umanesimo e il Rinascimento italiano; le Muse non devono tacere tra il fragore delle arrni e la glória militare non esclude affatto la cultura. La famosa Biblioteca Corvina è il primo grande focolare per la diffusione deU'umanesimo. E l'Ungheria créa un genio che sarà come la fonte della tradizione umanistica; Janus Pannonius. Il doppio ideale della letteratura e della guerra, della penna e della spade, è un fenomeno di incalcolabile importanza nella evoluzione della vita spirituálé ungherese. E di secolo in secolo i personaggi più insigni delle due nazioni accentuano e rafforzano rapporti e contatti, fino ai nostri giorni, a Mussolini, a Teleki, che diede il primo impulso alla realizzazione dei Collegio. Valore pedagogico — Puô un fotomontaggio essere coefficenite ad una sana azione pedagogica, cammino ad un vero ideale educativo? La risposta non puô essere che affermativa. Sino a che non si accende nel petto dei bimbi e dei giovanetti una fiamma che alimenti tutta la loro attività, non si puô paflare di educazione nel senso preciso della parola. E questa fiamma non puô essere suscitata soltanto dalla parola dei maestro, dei professori. L'infanzia e l'adoloscenza, come il popolo, non possono essere alimentate soltanto di concetti. dii teorie, di insegnamenti astratti; le verità, che vogliamo loro inculcare devono parlare prima alla loro fantasia, al loro cuore che alla loro mente. La scuola non deve dimenticare questa elementare verità, onde evitare che i suoi insegnamenti cadano nel vuoto e non suscitino alcuna risonanza negli animi. Ma quando noi parliamo alla fantasia dei giovanetti, quando poniamo dinanzi al loro sguardo bramoso, quotidianamente, sempre, l'esaltazione dei grandi personaggi della Patria, dei suoi martiri, dei suoi Santi, dei suoi eroi, dei suoi grandi morti vicini e lontani. allora la mente e il cuore di questii giovani, speranze sicure dell'avvenire, si sollevano a quel più alto ritmo di spirituálé comunione in cui tutti attingiamo la nostra profonda umanità; questa attiva partecipazione alla vita profonda della religione e della patria fa della scuola un elemento dei più importanti della vita nazionale. Per ogni italiano, desideroso che le grandezze dell'Italia siano conosciute e stimate quali forze fécondé di rigenerazione e di elevazione, non puô non commuoversi dinanzi a questo magnifico fotomontaggio; i giovani ungheresi avranno come coefficente dei loro ideale educativo,