Szent Benedek-rendi Szent Imre katolikus gimnázium, Pannonhalma, 1941
18 II fanciullo e il giovane nell'arte italiana In questo breve saggio ci si présenta la figurazione artistica in bronzo, in marmo e melle sfumature dei colori del fanciullo sano e sorridente. Ci si mostra la vita umana nel suo primo, grazioso sboccio. Il bambino è sempre sorgente di grande gioia: la sua innocenza, la sua freschez^aj e la sua vivacité producono molÇi senltjimenti di place e procurano molti divertimenti agli adulti. Sappiamo che dei re diventarono bambjini fra, i loro birnbi. E sappiamo dijnoi stessi quanto è rinfrescarite per noi, stanchi delle lotte délia vita, la contemplazione del giuoco deji bambini. Secondo un célébré scrittore tre cose belle sono rimas'te dal paradiso: le stelle, i fiori e gli occhi dei bambini. Negli occhi del bambino ardono due lampade perpetue: la fiamma délia fede e quella dell'affetto. Sono queste che vi ardono, quando contempliamo il viso dei bambini. Ouanto è interessante seguire lo svilupparsi del fanciullo sin dall'avviarsi délia vita istin'tiva al formafsi délia sua vita inteliettuale e morale! La nutrizjone e il igiuoco sono le sue prime joccupazioni, ma a mano a [mano si sviluppa anche il suo giudizio, tegli comincia a dire: babbo, mamma, dammelo ecc.; vuol aver tutto, diventa una cosetta egoista. L'educazione lo forma di passo in passo, l'affetto riproduce in lui altro affetto. Di giorno in giorno apprende sempre più, nuove parole appaiono sulle sue labbra. Scorge qua e là cose cui non si sarebbe pensato. Diventa la promes'sa e ;la speranza dell'umanità. Imita gli adulti nei suoi giuochi. Tutte le ;radici délia nostra vita rimon^ano ai giuochi dei fanciulli. È qui che si forma il nostro carattere, se siamo miti o violenti, audaci o timidi, disciplinati o < sfrenati, buoni o birichini, falsi, orgogliosi, capriceiosi, poltroni, invidiosi oppure rettfi, sinceri, generosi, attivi, buoni. Ma viene un tempo, quando appariscono sul vîsoi i 'segni délia risolutezza, délia consapevolezza e del sentimerito délia responsabilità e j genitori scorgono con dolore che il loro figlio cammina per la propria strada, pensa indipendentemen'te e le sue vie od i s|uoi pensieri non sono più quelli dei genitori. Ma questi possono star tranquilli : se hanno innes'iato nel cuore del loro figliuolo le virtù divine délia fede, délia fiducia e dell'amore, se hanno loro assicurato una giovinezza felice, allegra, composta di preghiera e di lavoro, allora hanno dato alle loro mani una bussola che Ii guiderà anche fra le più avverse circonstanze délia vita. In questo breve saggio segulamo nell'arte itialiana la vita del fanciullo dalla sua vita vegetativa fino a quando si fa indipendente e si avvia nella vita. Bernardo Strozzi, pittore Jbarocco del settecento, rappresenta la Madonna nel momento in cui nutrisce il piccolo Gesù. Ouanlto awicina a noi il Divin Bambino! Ci vengono alla mente le immagini nelle quali la iSanta Veçgine si affacenda in silenzio accanto alla rocca e il suo Santo Figlio giuoca vicino a Lei con gli istrumen'ti di falegname, imitando il lavoro del padre adottivo. Felice Caréna ci présenta i bambini, chiamati da lui fiori, nell'étà in cui mangiano * EstrattQ^da un saggio piu lungo dell'autore.