Szent Benedek-rendi Szent Imre katolikus gimnázium, Pannonhalma, 1940

44 scopo nell'ambito delle conversazioni italiane. In seconda classe, generalmente, nella prima parte délia conversazione quotidiana, egli ha proiettato alcune riproduzioni di opera d'arte immortali di pit­tori e scultori italiani; e siccome il lettore ha per matéria spe­ciale la storia d'arte, li ha illustrati e analizzati ai ragazzi con un esposizione esperta e vivace si da offrirne matéria per un colloquio Anche la formazione di canto ha servito a questi nostri scopi délia formazione artistiva. Ci siamo occupati dei canto gregoriano ufficiale e lantico délia Chiesa. I nostri Scolari hanno cantato spesso delle melodie gregoriane dei S. S. Sacramento e délia Vergine, e il giorno dei Te Deum hanno cantato tutta la messa con le parti va­riabili. Alcuni ragazzi sono andati ordinariamente in Chiesa di do­menica e di festa al vespro giornaliero e, partecipando al coro dei monaci con la loro voce puerile e chiara hanno lodato Dio con Salmi e Inni. Ogni domenica hanno cantato la messa alternativa­mente coi canti dei benedettino »Liuto Celeste« e dei »Cantuale ungherese«. Vicino ai canti ecclesiastici i ragazzi hanno cantato anche cori profani e nelle nostre feste abbiamo sentito cori e canoni di Kodály, Bárdos e Halmos. Nelle lezioni ufficiali di canto, se­condo le istruzioni, il nostro scopo è stato di appropriarci e di fon­darci su canti preziosi dal punto di vista delle parole e délia mu­sica. Cor. tali canti abbiamo avuto l'intenzione di svegliare, curare e sviluppare i sentimenti délia religione, délia patria, deîl'estetica délia società. Ma non abbiamo dimenticato neanche l'esercizio di audizione musicale e dei senso ritmico, e in questo campo alcuni ragazzi hanno fatto un progresso sufficiente. Ma per un ragazzo orecchiante non basta il canto solo. Non puô neanche raggiungere una cultura musicale più fondamentale. Perciô deve cominciare presto a suonare uno strumento. La mulica in confronto aile altre arti ha il vantaggio di dare già nella puerizia delle possibilité più grandi e più facili per la produzione artistica. E specialmente i ragazzi di debole capacità musicale otten­gono buoni risultati se contemporaneamente al canto suonano uno strumento. La metà dei nostri ragazzi si occupa délia musica. ma strana cosa, ce n'è soltanto uno che impara il violino mentre che 24 suo­nano il pianoforte. Il professore di musica che si occupa con suc­cesso di questi ragazzi è Giorgio Kiss. Alla fine dell'anno tutti hanno fatto l'esame dinanzi al Direttore délia Scuola Musicale. Per risvegliare la gioia e il gusto musicale è necessario che i ra­gazzi fin dalla puerizia sentano musica buona. Perciô il Direttore délia scuola ha dato occasione agli Scolari di poter ascoltare mu­sica artisticamente preziosa e classica sui dischi e con la radio. Invita ti da lui sono venuti due eccellenti violinisti dell'arte musicale ungherese: Francesco Albert e Tiberio Varga. I pezzi eseguiti con una tecnica brillante e sentita hanno servito con effetto ai nostri scopi. Qui lM-ingraziamo e insieme a questi Alberto Gulácsy, fi-

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