Kárpáti Zoltán - Liptay Éva - Varga Ágota szerk.: A Szépművészeti Múzeum közleményei 101. (Budapest, 2004)

LETÍCIA M. DE FRUTOS SASTRE: "Il piu glorioso triompho della gran Galleria di Sua Ecc.za." Il Correggio del VII marchese del Carpio

Ippolito Aldobrandini, c da questi alla Principessa di Rossano e al cardinale San Giorgio. Ai tempi in cui scrive Ottonelli viene comprato da Gottifredo Periberti per 1300 scudi, somma elevata che lascia pensare che si traitasse dell'originale del pittore parmigiano. 31 A partire da quella data se ne sarebbero perse le tracce documentarie, fino al protocollo notarile che presentiamo ora, per cui il dipinto, in possesso di Muzio Orsini, sarebbe passato nelle mani del marchese del Carpio che, cosciente del suo valore, lo fece incidere da Teresa del Po con una iscrizione laudatoria affinché si conoscesse 1'eccellenza delle opere della galleria del marchese. 32 Non fu questa, perô, la prima volta che la famosa opera del Correggio veniva incisa, dal momento che François Spierre (Nancy, 1639- Marsiglia, 1681) lo aveva già fatto quando il dipinto apparteneva alia collezione Aldobrandini. 33 Teresa del Po era stata al servizio del marchese durante l'incarico a Roma. Riconosciuta negli ambienti aristocratici romani per la sua capacità di eseguire ritratti e delicate opere al pastello, era stata nominata Accademica di San Luca nel 1678, pertanto si trovava nell'orbita artistica di don Gaspar. Anche se la sua opera come incisore - in fréquente collaborazione con suo fratello Giacomo - non è stata molto studiata, è molto probabile che abbia eseguito altre opere per don Gaspar, 34 in modo che, quando nel 1683 Carpio si trasferisce a Napoli, 35 la famiglia Del Po non ci pensa due volte a lasciare la Città Eterna per seguire l'ombra del grande mecenate, come molti altri artisti che avevano sofferto le restrizioni della severa politica del Papa Odescalchi e 31 Si veda Gould 1976 (n. 2.), 196-197. 32 Sebbene la notizia dell'ingresso del dipinto nella collezione del VII marchese del Carpio per acquisto da Muzio Orsini si conoscesse grazie alia citata iscrizione laudatoria di Teresa del Po, l'acquisto non era stato documentato. La principale fonte biografica di Teresa del Po la troviamo in B. De Dominici, Vite de pittori, scultori, ed architetti napoletani, vol. Ill, Napoli 1742 [1971], 515-516; per la sua attività come incisore si veda con bibliográfia D. Minonzio, T. del Po, The Illustrated Bartsch, vol. 45, Commentary, 267 e ss.; L'incisione, realizzata su un disegno di suo fratello Giacomo, è datata 1684; a differenza della descrizione dell' inventario romano del 1682, in cui si identificava la figura dell'altro bambino con San Giovannino, Teresa del Po rappresenta la figura con le ali, come un angioletto, alio stesso modo che nell'incisione di Spierre. Si conserva un esemplare di questa incisione nella Biblioteca Real di Madrid, IX-M. 105/104. Pubblicato da Gould 1976 (n. 2), fig. 95 B perô senza localizzarne la collocazione. Lo pubblica anche Garas 1990 (n. 2), 40B. B. de Dominici, si riferisce ad esso in questi termini: "[...] intaglio in rame con bulino, e con acqua forte varie opere di Valentuomini, e di Giacomo suo fratello, e incise pel Marchese del Carpio (al quale ella sua carissima) la bella, e famosa Madonna col Bambino, e l'Angioletto di mano del Correggio, posseduta da quel Signore: il quadretto era quadrato, simile a quel che và incisso in tondo del famossisimo bolino di Francesco Spierre." (De Dominici 1971, vol. Ill, 515). 33 Nello stesso volume della Biblioteca Reale si conserva un'incisione a cesello ed acquaforte, con la seguente iscrizione: REVERENDISS PATRI JOANN1 PAVLO OLIVA SOCIET: IESV PRAEPOSITO GENER. / deiparam Virginem Puero Iesu vera praebentem magni illius Antonij Corrigiensis Opus Religios&pietatistu& ac devoti in te animi mei perpetuum monumentum D. D. Francs Spiere. Si veda con bibliográfia M. Mursini, Correggio tradotto. Fortuna di Antonio Allegri nelle stampe di riproduzione fra Cinquecento e Ottocento, Milano 1995, 154. Documenta anche l'esistenza di altre stampe dell'opera, perô non cita quella eseguita da Teresa del Po per il marchese del Carpio. 34 Si veda The Illustrated Bartsch (n. 32), vol. 45, 267 e ss. 35 U. Prota Giurleo, Pittori Napoletani del Seicento, Napoli 1953, 69.

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