Kárpáti Zoltán - Liptay Éva - Varga Ágota szerk.: A Szépművészeti Múzeum közleményei 101. (Budapest, 2004)

LETÍCIA M. DE FRUTOS SASTRE: "Il piu glorioso triompho della gran Galleria di Sua Ecc.za." Il Correggio del VII marchese del Carpio

disegni, 12 che pretendeva scrivere con essi una storia delParte e che considerava Correggio uno dei suoi massimi esponenti. 13 Appena giunto a Roma, Carpio comincio ad entrare nei circoli di virtuosi e collezionisti in cui l'oratoriano, figura tra l'erudito ed il mercante d'arte, rappresentava un punto di riferimento. Sembra che la relazione con il milanese fu tanto stretta che, quando don Gaspar parti nel 1683 per assumere l'incarico di govemo del vicereame, Resta decise di accompagnarlo e chiese addirittura il permesso all'Ordine per prolungare la permanenza, con la scusa di stare in Napoli fmchè che guarisca della sua infermità il Signore marchese del Carpio. 14 Vista l'attività e la presenza che aveva avuto Resta a Roma nella creazione della collezione di don Gaspar, è molto probabile che anche durante quei mesi nella città partenopea egli abbia continuato ad essere connoisseur e consulente artistico di Sua Eccellenza. Di fatto, durante l'incarico romano, il Padre aveva donato, venduto o procurato disegni a Carpio; è il caso di una copia di Barocci del Marsia del Correggio, due disegni (copie?) dei dipinti di Giotto in San Pietro Vecchio, o una copia di una Madonna, anch'essa del Correggio, realizzata da Pietro da Cortona. 15 Quando nelf ottobre del 1682 si présenta a Carpio l'opportunità di acquistare una délie opere più famose del Correggio esistenti a Roma presso Muzio Orsini, insieme ad una Assunzione attribuita a Annibale Carracci, non esita a pagare per essa fino ad 800 scudi attraverso il suo banchiere privato, Giovanni Francesco del Rosso, nonostante l'acquisto fosse soggetto a determinate condizioni, quali la possibilità di riacquisto. 16 Forse a causa dell'eccellenza délie opere, si stabiliva corne condizione 2 Sul Padre Sebastiano Resta, si veda soprattutto S. Popham, "Sebastiane- Resta and his collections," Old Master Drawings 11 (1937), 1-19; A. Paredi, "Sebastiano Resta Collezionista," in / disegni del Codice Resta, Milano 1976, 1-12; M. Dunn, "Father Sebastiano Resta and the Final Phase of the Decoration of S. Maria in Vallicella," The Art Bulletin 64 (1982), 601-622; S. Prosperi Valenti Rodinó-G. Fusconi, "Una aggiunta a Sebastiano Resta collezionista. II piccolo preliminare al gran teatro pittorico," Prospettiva 33-36 (1983-1984), 237-256; G. Warwick, The arts of collecting. Padre Sebastiano Resta and the Market for drawings in early modern Europe, Cambridge 2000. 3 Basti ricordare i quattro album di disegni del Correggio che l'oratoriano offri al vescovo di Arezzo Giovanni Mattéi Marchetti verso il 1700: Correggio in Roma, due album di disegni degli affreschi di Parma e il Cartellone de'eorreggeschi, antecessori di lui, Scolari e seguaci. Si veda Warwick 2000 (n. 12), 41. 4 Si veda G. Incisa della Rocchetta, "La 'Galleria Portable' del P. Sebastiano Resta," in Oratorium Archivium historicum Oratorii Sancti Philippi Nerii, Roma 1977, 85-96. 5 Si veda Prosperi Valenti Rodinó-Fusconi 1983-1984 (n. 12), 254, n. 12. 6 I Del Rosso erano principalmente mercanti, usurai e banchieri, che avevano mostrato uno speciale interesse per le arti, soprattutto i fratelli Andrea, Lorenzo e Ottavio del Rosso, che custodivano nella loro casa vicino a Santa Maria Novella di Firenze una ricca collezione di dipinti. Era particolarmente présente la scuola napoletana, dato che parte délie loro attività si svolgevano nella capitale partenopea. soprattutto in relazione con le finanze del vicereame e la corona spagnola. Per le collezioni di Del Rosso, si veda M. Gualandi, Memorie originali riguardanti le Belle Arti, 6 voll., Bologna 1840-1845, 2, 1841, 115-128; R. Longhi, "Un collezionista di pittura napoletana nella Firenze del'600," Paragone 75 (1956), 61-64; F. Haskell, Patrons and Painters, London 1963. Abbiamo consultato anche nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze le note del Poligrafo Gargani segnalate da F. Haskell, con numerose notizie sparse riferite alia famiglia Del Rosso. Si veda De Frutos Sastre 2004 (n. 3).

Next

/
Thumbnails
Contents