Csornay Boldizsár - Dobos Zsuzsa - Varga Ágota - Zakariás János szerk.: A Szépművészeti Múzeum közleményei 99. (Budapest, 2003)
FAIETTI, MARZIA: Uno studio di Amico Aspertini per la perduta Resurrezione in San Petronio a Bologna
confratelli. 40 Ma esso, alio stesso modo degli altri testi devozionali su cui meditavano i confratelli, non serve a comprendere la singulare iconografia del Padre che accoglie tra le braccia il Figlio risorto. Un gesto che non ha nulla a che vederé con la rappresentazione della mano di Dio che esce dalle nuvole e che vuole esprimere la riconoscenza e la filiazione divina di Cristo in una ben nota variante dell'Ascensione. 41 Guardando invece al tema dell' Assunzione della Vergine, non è infrequente trovarsi di fronte alla presenza del Padre che accoglie a braccia aperte la Vergine. Tra i diversi esempi che potrei addurre, mi limito a un caso che mi sembra significativo nella misura in cui chiama in causa Innocenzo da Imola, cioè un artista ritenuto tra i responsabili del ciclo delle Storie della Vergine e di Cristo in San Petronio: si tratta di un disegno conservato ad Oxford, Christ Church, 42 dove la Vergine, sollevata in cielo dagli angeli, è sovrastata da Dio Padre che la accoglie a braccia aperte, mentre al di sotto gli Apostoli si assiepano, corne di consueto, intorno al sepolcro vuoto. Mi chiedo se nella raffigurazione messa a punto da Aspertini non sia da scorgere una sorta di contaminazione tra Y Assunzione di Maria e la Resurrezione di Gesù, torse anche sollecitata dal fatto che in quella cappella si celebravano le storie di Cristo e di Maria, circostanza che avrebbe potuto stimolare l'artista e il suo committente (che fu appunto la famiglia Gozzadini per entrambi gli affreschi) a cogliere le sotterranee rispondenze e gli intrecci tra le due vite esemplari. In effetti, terni mariani quali la Morte della Vergine, Y Assunzione e Yîncoronazione, non contemplati nei Vangeli o negli Atti degli Apostoli, ma diffusi grazie ai Vangeli apocrifi, alla Leggenda Aurea, alla leggenda gnostica di San Giovanni Evangélista, vennero ben presto ricalcati sulle vicende di Cristo. 43 Ma perché nellépisodio di Cristo che trionfa sulla morte, Amico voile inserire, oltre alla presenza del Padre forse mutuata dalla iconografia dell'Assunta, quel concreto riferimento all'amore del Padre per il Figlio, esplicitato dal gesto affettuoso del Creatore che poggia una mano sul braccio del Risorto, mentre con faltra sembra accarezzarne la fronte? Azzardo un'interpretazione che lega questo motivo originale ed inedito aile vicende biografiche dell'artista, in attesa di altri elementi di giudizio eventualmente fondati su particolari devozioni dell'artista o del suo committente. Alla fine 40 La lista annovera altre due opère di Cavalca: „La vita dei Santi padri" (le Vite dei Santi Padri, tradotte dal latino) e il „Pange lingua" (il Pungilingua, la traduzione della Somma dei vizi di fra Guglielmo di Francia). Include inoltre „Ii fioretti de Sancto francisco (sic)", la nota volgarizzazione degli Actus beau Francisa et sociorum eius operata nel ventennio 1370-1390 da un frate minore di nascita toscana; infine, segnala la presenza di „Sancto Joanne climacho", con cui si intende indicare, con ogni probabilité, La Scala del Paradiso, un trattato di ascetica diffusissimo sia in traduzione latina che italiana scritto da Giovanni Climaco, il più importante teologo sinaita del secolo VII (cf. Faietti, Gli amici [n. 26]). 41 Réau, op.cit. (n. 31) p. 584. 12 Byam Shaw, J., Drawings by Old Masters at Christ Church Oxford I, Oxford 1976, p. 233, n. 868 (il disegno è attribuito ipoteticamente all'artista a causa della sua qualità non troppo alta). 43 Réau, op.cit. (n. 31) pp. 597-598 (dove, tra l'altro, si sottolinea come Y Assunzione di Maria faceva da pendant all'Ascensione).