Csornay Boldizsár - Dobos Zsuzsa - Varga Ágota - Zakariás János szerk.: A Szépművészeti Múzeum közleményei 99. (Budapest, 2003)
FAIETTI, MARZIA: Uno studio di Amico Aspertini per la perduta Resurrezione in San Petronio a Bologna
28. Amico Aspertini: Pietà fra i Santi Marco, Ambrogio, Giovanni Evangélista e Antonio Abate. Bologna, San Petronio decorazione della cappella della Madonna della Pace, dove infatti oltre ad Amico furono impegnati altri due artisti coinvolti nel cantiere scultoreo di San Petronio: Jacopo Francia e Girolamo da Treviso. Gli "iscorci bizzari" e i "buoni nudi" descritti da Malvasia nella Resurrezione di Aspertini è probabile nascano dall'accentuato interesse nei confronti di Michelangelo riscontrabile più volte a queste date nelle opère dellartista, che quasi sembra sottendervi la sua netta opposizione a quanti dimostravano unadesione incondizionata a Raffaello (basti pensare alio scoperto omaggio a Raffaello e a Polidoro da Caravaggio offerte, tra il 1525 e il 1526 nella sagrestia di San Michèle in Bosco, da Girolamo da Carpi e da Biagio Pupini, quest'ultimo attivo anche nella cappella della Pace). 29 Quanto alla "rissolutione di essecuzione", di cui parla ancora il canonico bolognese, mi sembra che essa vada riferita a quelle ricerche di scioltezza pittorica sempre più frequenti a partire dalla seconda meta degli anni Dieci, di cui la Pietà Marsili offre un esempio significativo. Nel disegno preparatorio la scioltezza del tratto a penna, di lontano ascendente veneziano (Amico présenta talora analogie e parallelismi con lo stile di Domenico Campagnola, soprattutto a partire dalla meta circa del secondo decennio, quando Venezia venne a costituire per lui, oltre un punto di riferimento stilistico, forse anche una possibile meta di viaggio), si coniuga alla tipológia „atletica" del Cristo, rivelando componenti culturali simili a quelle che Malvasia individuô nell'affresco. 29 Faietti, M., in ibid. (n. 2) p. 65.