Tátrai Vilmos szerk.: A Szépművészeti Múzeum közleményei 92-93.(Budapest, 2000)
SOMOS, ÉVA: Il restaura degli affreschi rinascimentali provenienti da Ghedi
43. Ricostruzione della disposizione originaria dei quadri. Parte destra (Disegno delPAutore) Vorremmo contribuire ad ampliare il tema eseguendo un tentetivo di ricostruzione. Dalle memorie di Pietro Contarini sappiamo che i nostri affreschi ornavano la loggia principale del palazzo. In base alle decorazioni interne di Malpaga e altri complessi monumentali possiamo intuire che i dipinti che coprivano Tintera parete si adeguavano organicamente alla possibilité di accesso alla loggia e alla disposizione delle porte. Suppongo che in questo luogo si trovavano solo le tre composizioni in questione, anzi, ritengo che sulla parete longitudinale, interna compariva la pittura raffigurante il re Alfonso, a sinistra, accanto all'entrata si trovava papa Innocenzo VIII, mentre a destra campeggiava la rappresentazione della cerimonia veneziana. 23 Sul lato sinistra del dipinto che rappresenta il doge, dietro i soldati si erge una forma arcuata, che suscita Timpressione di qualcosa di metallico e che noi abbiamo individuato corne le vestigia della raffigurazuone di un candelabra. 24 NelTangolo destro della scena che rappresen23 Pigler ha definito lo stesso ordine (op. cit. p. 7), mentre Nova, al contrario, ritiene che il primo pezzo del ciclo sia quello che raffigura il doge che doveva essere situato a sinistra rispetto al dipinto raffigurante il re di Napoli. Alludendo alla nota di Tito Speri ipotizza I'esistenza, all'epoca, di un quarto dipinto "fiorentino" (op. cit. p. 210). 24 Abbiamo seguito le analogie per giungere a questa individuazione. Si deve immaginare una forma simile a quella che si vede nella scena raffigurante l'arrivo dei legati nel ciclo delle Storie di Sant'Orsola di Vittore Carpaccio (Accademia, Venezia).