Radocsay Dénes - Gerevich Lászlóné szerk.: A Szépművészeti Múzeum közleményei 24. (Budapest,1964)

CHIARINI, MARCO: Una veduta di Castel Sant'Angelo

74. Lieven Cruyl: Castel Sant'Angelo. Budapest, Museo delle Belle Arti rapporto tra i vari piani è di una precisione ottica che, prima del van Wittel, non può essere che di Lieven Cruyl. A questi, infatti, ci sembra risalga la paternità del bellissimo disegno, insolito, tuttavia, nella particolare scioltezza grafica e nell'acuto spirito naturale, nella produzione più corrente del Cruyl, per il quale esso rappresenta in certo qual modo un «unicum». Bisogna anche dire che in genere i fogli più noti dell'artista fiammingo sono quelli preparatori per le sue serie di vedute romane a in­cisione —• e di cui, anche recentemente, si sono trovati nuovi esemplari 2 — legati quindi, come non è per questo Castel Sant'Angelo che appare opera spontanea e fe­licemente conchiusa in se stessa, a un' obiettività e uniformità di stile che a lungo andare suonano monotone. Anche per il rapporto stringente con questo genere più tradizionale al Cruyl, nel quale affiora sempre quell'oggettività di visione che abbiamo vista nel foglio di Budapest, ci sombra che non possano esservi dubbi circa l'ascri­zione di esso all'artista. Sarà piuttosto importante notare come, con qualche lustro d'anticipo, Cruyl abbia già raggiunto una lucidità «ottica» di visione che sarà tipica del van Wittel, che, a giudicare dal nostro disegno, non deve essere stato insensibile alle indicazioni di precisione «vedutistica» offertagli con tanta acutezza dal più anziano compatriota nei suoi taccuini romani. MARCO CHIARINI (Roma) 2 Per la recenta scoperta di una serie di disegni del Cruyl, cfr. Langedij k, K.: E ne unbekannto Zeichnungsfolge von Lieven Cruyl in Florenz. Mitteilungen des Kunsthist. Institutes in Florenz. X. 1961. p. 67. ss.

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