Török Delma (szerk.): Italia. Episodi mediterranei. Esperienze italiane degli scrittori ungheresi, 1890-1950 (Budapest, 2015)
Breviario italiano - Sándor Márai: Diario
È certo che questo angolo - il Belvedere di Capo Posillipo, dal quale basta dare un’occhiata per vedere Capo Miseno, Baia, Cuma, Pozzuoli, Capri, Napoli e la penisola sorrentina - è uno dei cantucci magici del mondo. Qualcosa è accaduto e continua ad accadere qui, sin dall’inizio dei tempi e degli esseri umani. E qui che sono sbarcati i greci per dare inizio, a Cuma, a qualcosa che un bel giorno ha dato origine, per conto dell’Europa, a una visione del mondo e a una forma di vita; è da qui - sempre che sia vero - che i libri sibillini si sono avviati verso Roma... È qui, nell’animo di San Paolo, che iniziò a formarsi il cristianesimo, e più tardi nel sangue dei martiri che adesso viene custodito nel Duomo, in un’ampolla; ai tempi di Diocleziano fu qui a Pozzuoli, nell’anfiteatro, che lasciarono annusare dalle belve San Gennaro e i suoi compagni, ma quelle fiere dall’istinto sano schivarono l’odore dei santi e sgattaiolarono via tornando ad infilarsi nelle loro gabbie sotterranee; e così San Gennaro fu giustiziato tra le fumarole della Solfatara. Qui di fronte, sull'isolotto di Nisida - mi appoggio al parapetto per vederlo meglio, perché è talmente vicino da poterlo sfiorare - il figlio di Lucullo possedeva una villa, e Bruto, quando assassinò Cesare, venne qui, invitò Cicerone, e i due uomini di Stato dall’anima bella si misero a meditare sugli eventi verificatisi nel passato prossimo; fu qui che più tardi la moglie di Bruto, Porcia, si diede la morte inghiottendo della brace; Cicerone aveva una villa a Pozzuoli, e fu qui che Virgilio scrisse il IV Canto dell’Eneide, dopodiché morì, nei pressi della stazione Cumana, sul Corso Vittorio Emanuele, che presumibilmente a quei tempi si chiamava ancora in modo diverso. E nel frattempo il cielo tuonava e la terra tremava, la terra vomitava fuoco e lapilli, Ercolano, Pompei, e un mucchio di altre città lungo la riva di cui non conosciamo il nome, di qua e di là rispetto a Torre del Greco, scomparvero sotto gli escrementi della lava insieme a poeti, puttane, opere d’arte e provvedimenti amministrativi eccellenti. Tutto questo è accaduto “qui” e tutte le mattine, mentre lo contemplo dal promontorio del Parco Virgiliano, comprendo e sento che si tratta dell'angolo magico. Gli esseri umani non si possono “riscattare”, ma occorre mantenere in vita nell’animo umano la coscienza del compito rappresentato dal riscatto: è questo il compito della letteratura, dello Spirito. 74