Török Delma (szerk.): Italia. Episodi mediterranei. Esperienze italiane degli scrittori ungheresi, 1890-1950 (Budapest, 2015)
Breviario italiano - Sándor Márai: Diario
Siamo arrivati a Milano a mezzanotte. Nel grande albergo ci attende una stanza cara e disagevole. L. e il bimbo si mettono a letto; io vado ancora a prendermi un caffè e un bicchiere di Chianti all’espresso sull’angolo. Nel giro di due anni la città si è trasformata parecchio; la pace, la folla, le automobili, le vetrine piene di luce elettrica, illuminate con tubi al neon, risplendono, fluiscono, pullulano; hanno coperto di vetro anche il tetto della grande stazione ferroviaria: qui la ricostruzione procede senza fare scalpore, senza propaganda politica, ma a pieno ritmo. Faccio conoscenza con gli stupendi sapori italiani, e sento un calore che mi circonda il cuore. Forse qui, forse in Italia, chissà, chissà... A Verona il bus rimane fermo per mezz’ora. Bevo vermut su una terrazza assolata davanti all'Arena. Qui il sole ha già un colore, un profumo diverso. Il profilo delle Alpi, delle Dolomiti dietro i laghi... questa è la linea che divide due mondi, quello mio e l’altro. E tutto è talmente conosciuto. L’apparato scenico splendente e sbrindellato dietro al quale - dall'autobus, attraverso le finestre aperte degli appartamenti, si vede l'interno delle stanze - vive la miseria. Qui in Italia tutti sono poveri. E tutti sono particolarmente ricchi, sfarzosi, magnifici, perché vivono qui, in Italia. Nella loro essenza e nella loro esistenza vi è qualcosa che è al tempo stesso animalesco e regale. Nel pomeriggio a Venezia con l’autobus. La carrozza si ferma a Porta Roma. Il vaporetto mi porta in città. Questo dondolio - questo, dopo due mesi trascorsi in viaggio, è il primo momento in cui ho veramente la sensazione di trovarmi in viaggio! E’ il dondolio di Ulisse, eterno, impossibile da analizzare. Il sole splende. Venezia spunta dalle acque di fogna della laguna, dal letamaio del tempo e dei ricordi, come una scatola di gioielli saccheggiata e ora ritrovata inaspettatamente. Questo miracolo non si può rubare... minaccia di crollare ed è immortale, è pericolante e si sgretola nel tempo e nella liscivia