Török Delma (szerk.): Italia. Episodi mediterranei. Esperienze italiane degli scrittori ungheresi, 1890-1950 (Budapest, 2015)

Breviario italiano - Sándor Márai: Diario

Da alcuni giorni presentiva questo senso, inconsciamente, nelle strade di Roma, nelle case, nelle rovine, nelle chiese, dappertutto. Non si poteva dire che questo senso “lo riempisse di felici attese”, poiché la felicità non è compatibile con Roma né con la sua storia millenaria, e ciò che si aspettava dal futuro non apparteneva alla categoria di cose che di solito suscitano felici attese. Era in attesa del proprio destino, di un fato degno di Roma. 1937 (Traduzione italiana di Bruno Ventavoli) SÁNDOR MÁRAI : DIARIO Nostalgia di casa. Osservo me stesso. Due tipi di nostalgia si espandono, si intrecciano, ondeggiano al tempo stesso nella mia coscienza. Una è quella che dice addio a tutto ciò che si lascia alle spalle. L’altra è quella più pagana, più selvaggia, pateticamente potrei dire: la più antica, quella di Ulisse. Nostalgia del vento che profuma di alloro, del mare Mediterraneo, delle isole e delle sirene. Non sarebbe affatto male porre fine a tutto e trasformarsi in un porcello, da qualche parte su un’isola, tra le braccia di una Circe. Dunque, una volta che tutto sarà pronto, partiremo per Venezia da qui, dalla Stazione Sud, dalle rovine della casa di via Mikó. L.1 resterà laggiù e io mi recherò in Svizzera, alla conferenza. Poi tornerò a Venezia e andremo insieme a Roma. Poi... ma quella, poi, sarà la vita stessa. Lola, la moglie di Màrai 69

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