Török Delma (szerk.): Italia. Episodi mediterranei. Esperienze italiane degli scrittori ungheresi, 1890-1950 (Budapest, 2015)

Breviario italiano - Antal Szerb: Il viaggiatore e il chiaro di luna

dovette urlare. Ormai sapeva che l’avventura, il ritorno agli anni acerbi erano solo tappe, solo una scala che bisognava scendere ulteriormente per immergersi più a fondo nel proprio passato, nella propria storia personale. [...] Mihály si trovava a Roma da qualche giorno ma non gli era ancora accaduto nulla di particolare. Dal cielo non erano piovuti, per indicargli la via, romantici foglietti, come segretamente si aspettava... L’unica cosa accaduta, se così si può dire, era Roma. Roma eclissava le altre città italiane. Né Venezia, dove era stato in viaggio di nozze ufficiale con Erzsi, né Siena, dove era stato casualmente con Millicent, potevano reggere il confronto. Perché a Roma era venuto solo, sentendo di obbedire a qualche direttiva superiore. Tutto ciò che vedeva a Roma rientrava sotto il segno della fatalità. Parecchie altre volte, durante una passeggiata all’alba o qualche particolare pomeriggio di tarda estate, aveva provato la sensazione che le cose intorno si riempissero dei significati rari e inesprimibili, ma lì quel sentimento non lo abbandonava un solo istante. In altre occasioni le case e le strade avevano suscitato presagi stravaganti, ma mai quanto le vie, i palazzi, le rovine, i giradini di Roma. [...] Non serbava nel cuore il ricordo di qualche particolare edificio, perché era Roma intera, con la sua vita, che gli aveva donato emozioni più potenti di qualunque altra città. Errava senza meta, disperato, con la sensazione che la metropoli gli celasse mille altri meravigliosi particolari che non avrebbe visto mai più; ebbe di nuovo l’impressione che le cose importanti fossero altrove, non dove si trovava lui; non aveva ricevuto il segnale segreto, la sua strada non l’aveva portato da nessuna parte, la nostalgia avrebbe continuato a tormentarlo per sempre, sarebbe rimasta per sempre inappagata, finché non se ne fosse andata anch’essa. [...] Capì che non sarebbe tornato a casa. A nessun costo, neanche se fosse stato costretto a fare la vita del mendicante per i prossimi cinquant’anni. Aveva finalmente trovato un posto al mondo con una ragione d'essere, un posto dotato di senso. 68

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