Török Delma (szerk.): Italia. Episodi mediterranei. Esperienze italiane degli scrittori ungheresi, 1890-1950 (Budapest, 2015)
La citta creata - Rovine, Roma, altari e quadri
Non si accontentava di ammirarli. Li toccava, palpeggiava, dando leggere pacche ai pilastri millenari abbruniti dal sole, accarezzandoli innamorato, come faceva con le statue antiche, incurante delle comiche voci dei guardasala. | Béla Lederer: In memóriám. Ricordi di Jenő Péterfy, 1900 Sul colle alcuni giovani romani, lontani discendenti dei quiriti, giocavano alla guerra e si bombardavano con pezzi di coccio, con pezzi di coccio antichi duemila anni, senza provare alcuna commozione. “Questa è l'Italia” pensò, “si bombardano a colpi di storia perché per loro duemila anni sono una cosa naturale come l'odore di concime in campagna”. | Antal Szerb: Il viaggiatore e il chiaro di luna, 1937 Mi è capitato spesso di provare la profonda malinconia della storia mondiale, uscendo dal palazzo in Piazza Trinità. Roma, la regina del mondo antico ai miei piedi al chiaro di luna... Dove sono coloro che da millenni hanno sognato qui, ai piedi 20 IN ALTO: GLI SCAVI DI POMPEI, INTORNO AL 1900, ABAU A SINISTRA: FRIGYES RIEDL, BIBLIOTECA NAZIONALE SZÉCHÉNYI (BNS) A DESTRA: MANOSCRITTO DELLA POESIA Dl ADY LUNA DI UN POMERIGGIO D'ESTATE A ROMA, 1911, MLP