Török Delma (szerk.): Italia. Episodi mediterranei. Esperienze italiane degli scrittori ungheresi, 1890-1950 (Budapest, 2015)

La citta creata - Rovine, Roma, altari e quadri

dell’obelisco pieno di geroglifici? E dove sarò io, il viaggiatore che sogna in fretta e furia e che (...) ora, spaventato, incantato e stor­dito fra i monumenti di due - tremila anni, nei colori dell'eternità vedo precari me stesso e i miei contemporanei? | Frigyes Riedl: Ungheresi a Roma, 1900 Non la sento - dissi con astuta arroganza al mio amico che all’epoca viveva a Roma e a Roma mi faceva da cicerone, la persona ungherese con il gusto più ingenuo e artistico che io conoscessi. Non la sento, Roma. Ebbene l’avevo sentita molto prima, la sentivo ieri e la sentivo da sempre...: è qui, in questa città distrutta e ricostruita tutto ciò di cui è fatta la nostra anima. I Endre Ady: Strade e delusioni, 1911 VX et, 1—à' oS t 'tr-O XX-4 '^"•'5. 04 ( o •-,— ^^ v o-, « irA< <~*—0 0 »v_ ft Oc v cr"0- «•—t V»-3S^» ~o«os«X^lA. ^ s <U. — «x^t V '-O^~^ox-o ^ -4- O^Aj-J-cx. Xx t^. J— J

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