Török Delma (szerk.): Italia. Episodi mediterranei. Esperienze italiane degli scrittori ungheresi, 1890-1950 (Budapest, 2015)

Interpretazioni - Riassunto breve degli altri saggi in lingua ungherese in relazione alla mostra

in pochi anni sarebbe prevalso su quello dei predecessori. E ciò significa anche che l’interpretazione di Babits sarebbe diventata non solo un capitolo importante della ricezione e della plurisecolare vita letteraria dell’opera di Dante, ma anche una tappa significativa nel rinnovamento della letteratura novecentesca ungherese. (L'autore è docente della Cattedra di Italianistica dell'Università delle Scienze Pázmány Péter - PPTE.) ZSUZSANNA VAJDOVICS GLI ANNI ROMANI Dl SÁNDOR LÉNÁRD (1938-1951) Contemporaneo del conosciutissimo Márai, Sándor Lénárd, scrittore emigrante per eccellenza, scaraventato dalle guerre da un luogo all’altro, nacque a Budapest nel 1910. Dopo la Grande Guerra la famiglia fu costretta a trasferirsi a Vienna, luogo dei brevi anni della gioventù felice e studiosa di Lénárd. Giovane medico, fuggì dopo I’Anschluss del 1938 e arrivò a Roma dove restò come un rifugiato clandestino fino alla fine della guerra. Nel 1951 la paura di una terza guerra mondiale lo indusse a partire per il Brasile. Morì là nel 1972. La sua permanenza italiana comprende dunque 14 anni della sua vita. I suoi due romanzi “romani”, pubblicati in Italia con il titolo di Storie romane, portano i segni caratteristici di più generi: dal punto di vista della loro genesi si tratta spesso di lettere narranti o pagine di un diario e, pur raccontate nella prima persona del soggetto autobiografico, esse non contengono memorie o riflessioni del profondo; sono piuttosto un flusso di aneddoti, descrizioni, incontri e pensieri collegati da libere associazioni dalle quali il lettore estrae un'immagine deH'autore 107

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