Török Delma (szerk.): Italia. Episodi mediterranei. Esperienze italiane degli scrittori ungheresi, 1890-1950 (Budapest, 2015)

Interpretazioni - Riassunto breve degli altri saggi in lingua ungherese in relazione alla mostra

componendo il mosaico degli eventi che riguardano un periodo preciso descritto della vita dell’autore, ricevendo soprattutto un'impressione di ‘prima mano' della realtà e dell’atmosfera dei tempi e dei luoghi del racconto. La storia personale e la storia collettiva sono incastrate una dentro l'altra, e anche se esistono le storie degli altri, le storie delle cose e le storie della società, l’uomo e il suo mondo restano accessibili, ritrovabili e condivisibili soltanto grazie al recupero di una lunga scheggia d’esistenza nella quale lo scrittore fissa la sua originalissima personalità di testimone. (L’autore è una studiosa dell’opera di Sándor Lénárd, traduttore.) GÁBOR DOBÓ “SUONA ASSAI STRANO: UN FUTURISTA CHE È DIVENTATO ACCADEMICO”1 - MARINETTI SULLA STAMPA UNGHERESE TRA LE DUE GUERRE I GENNAIO 20 I 4 L’approccio della stampa ungherese al futurismo italiano fu molto diverso nel periodo tra le due guerre rispetto agli anni del debutto del movimento di Marinetti; questo grazie sia alle dinamiche interne della vita intellettuale ungherese che alle nuove ricerche artistiche del cosiddetto ‘secondo futurismo’, nonché ai ruoli consecutivamente assunti dal caposcuola futurista che dagli ultimi anni Venti cominciò a presentarsi non solo in qualità di poeta, ma anche come accademico e personaggio I Gáspár Miklós [Margit], Futurizmus és fasizmus [Futurismo e fascismo], «Nyugat», 1931, II, 246-248. 108

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