Török Delma (szerk.): Italia. Episodi mediterranei. Esperienze italiane degli scrittori ungheresi, 1890-1950 (Budapest, 2015)
Interpretazioni - Riassunto breve degli altri saggi in lingua ungherese in relazione alla mostra
RIASSUNTO BREVE DEGLI ALTRI SAGGI IN LINGUA UNGHERESE IN RELAZIONE ALLA MOSTRA PUBBLICATI IN: DÉLSZAKI KALANDOK. MAGYAR (RÓK ITÁLIA ÉLMÉNYE 1890-1950. PETŐFI IRODALMI MÚZEUM, BUDAPEST, 2013. JÓZSEF TAKÁTS: LEGAMI DRAMMATICI (SCRITTORI UNGHERESI IN ITALIA, 1880-1980) Lo studio analizza diversi tipi di viaggi in Italia degli scrittori ungheresi dell’età moderna: vacanze (quelle di Dezső Kosztolányi sul Lido di Venezia), turismo (il viaggio in Italia di Antal Szerb nel 1936), peregrinaggio (Jenő Dsida a Roma), emigrazione e rifugio politico (Sándor Lénárd si rifugiò in Italia dal nazismo, Sándor Márai e László Cs. Szabó dal regime comunista) e viaggio di studio (quello di Jenő Péterfy in Sicilia). Gli scrittori ungheresi presi in rassegna nei cento anni esaminati si recarono in Italia per vari motivi e di conseguenza guardavano questo paese con occhi diversi. Dei viaggi descritti dallo studio solo pochi furono felici, molti di essi erano caratterizzati da un forte sentimento di ansia. Mór Jókai si recò in Italia dopo la morte della consorte, per elaborare il lutto; Péterfy, che si sentiva più estraneo a Budapest che in Italia, si suicidò appena tornato in patria. Il viaggio di Szerb, in giro per l’Italia, si svolse nel periodo del fascismo; Lénárd, da rifugiato, a stento riuscì a mantenersi a Roma. Coloro che vi si rifugiavano dalla dittatura comunista credevano di non poter più tornare in Ungheria, mentre chi rimpatriò nell’Ungheria comunista dopo i brevi mesi della borsa di studio a Roma sentì che non avrebbe mai più 104