Török Delma (szerk.): Italia. Episodi mediterranei. Esperienze italiane degli scrittori ungheresi, 1890-1950 (Budapest, 2015)

Interpretazioni - Dalma Török: Episodi mediterranei Note in margine all’esposizione

1 La dimostrazione migliore della vitalità di questo pensiero potrebbe essere lo stesso Babits, autore di molteplici poesie di argomento italiano, alcune delle quali citano come figura del viaggiatore-predecessore l'autore Miklós Zrínyi, vissuto nel Seicento. 2 II viaggiatore e il chiaro di luna, 1999. 3 In realtà questo concetto può essere considerato l’applicazione alla letteratura del pensiero di Carlyle, secondo il quale l’Italia può essere considerata patria di tutte le persone colte. 4 Nel caso dei poeti si trattava ad esempio della predilezione per le forme espressive dei classici o totale dedicazione alla divulgazione della cultura italiana attraverso la critica lettararia (come nel caso di Artúr Elek, corrispondente della rivista Nyugat). 5 Ad esempio gli scienziati ungheresi Frigyes Riedl e Jenő Péterfy, la cui vita gravitava intorno a continui viaggi in Italia (agli sforzi per averne l’opportu­nità e una volta concretizzatisi, ai viaggi stessi). 6 Mór Jókai ( 1825-1904), il maggior rappresentante ungherese della narrativa romantica o Zsigmond Móricz (1879-1942), il più importante scrittore di prosa della letteratura moderna ungherese, che intrapresero il viaggio in Italia in seguito alla perdita delle loro mogli. 7 Tra questi Sándor Márai ( 1900-1989), uno degli autori ungheresi più conosciuti all’estero, il saggista László Cs. Szabó László ( 1905-1984) e il medico e scrittore di prosa Sándor Lénárd ( 1910-1972). 8 Fu così per il poeta Endre Ady ( 1877-1919), la figura pricipale del simbolismo ungherese, che secondo la testimonianza dei contemporanei passò gran parte del suo soggiorno romano in un albergo gestito da connazionali, leggendo giornali ungheresi, e che, ciò nonostante, scrisse una delle più belle poesie ungheresi su Roma. Ady nelle sue memorie ci racconta che questa sua chiusura era fin dagli inizi condannata ad essere sconfitta dalla magia della “Città" eterna. 9 Questo tono appare soprattutto negli scritti del teoretico della cinematografia ed esteta Béla Balázs ( 1884-1949), determinato forse dalla sua appar­tenenza alla sfera culturale germanica, ma è possibile notarlo anche in alcuni dediti rappresentanti del culto dell’Italia come Mór Jókai o Antal Szerb, sotto forma di un’esperienza che mette in dubbio, anche se solo temporaneamente, la validità dei loro sforzi creativi. 10 Nonostante non sìa determinante da questo punto di vista, è comunque interessante che la cultura letteraria ungherese abbondi in episodi di viaggi di nozze a Venezia a triste esito, sia per quanto riguarda la biografia degli autori che le loro opere. I I Come dice il protagonista de II viaggiatore e il chiaro di luna, “tutto assume un significato raro e indescrivibile con le parole”. 102

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