Hessky Orsolya - Róka Enikő szerk.: Pittori ungheresi in Italia 1800–1900, Aquarelli e disegni dalla raccolta della Galleria Nazionale Ungherese (Galleria Nazionale Ungherese di Budapest 2002/2)
ORSOLYA HESSKY "Se vuole diventare pittore". Pittori ungheresi in Italia 1800-1900
Nel 1848 tornö a casa e, similmente a parecchi altri artisti, partecipo alla guerra per l'indipendenza, ma alla fine della stessa, tornö in Italia (1849-50). All'inizio degli anni '50 il conte István Károlyi 20 divenne suo mecenate e con il suo aiuto potè intraprendere un viaggio verso l'Europa del Sud per arrivare poi in Medio Oriente e in Terra Santa. DalPinizio del 1855 fu a Roma e dintorni per trarre ispirazione dal disegno del paesaggio. "...vorrei passare Testate nella campagna romána e soprattutto tra le montagne Sabine, perché qui credo di poter imparare molte cose, dal momento che tra gli illustri artisti che visitano la zona, avrö occasione di imparare non soltanto la pratica, ma anche le idee e cost, forte di tali esperienze, penso di andare in Sicilia nel mese di settembre." 21 Da li, alia fine delTanno, andö a Roma, per poi ritornare in Sicilia la primavera seguente. Grazia alia sua attività epistolare possiamo ripercorrere i suoi itinerari e venire anche a conoscenza della sua esitazione tra Roma e la Sicilia: "Gli artisti romani non sono molto entusiasti della Sicilia; è vero che la campagna romana è più varia e delicata, e anche molto più adatta al perfezionamento del pittore, ma i monti, le valli e i panorami siciliani sono cosi unici, e i colori degli oggetti, e Taria cosi meravigliosi che dovremmo piuttosto dire che non siamo capaci di dipingerli." 22 Nel 1858 tornö in Ungheria forte di un'esperienza di viaggio e di studio durata quattro anni, con tanti schizzi e bozzetti caratterizzati da uno stile maturo. L'artista sviluppö questi terni fino alla sua scomparsa. Possiamo considerare allievo di Károly Marko senior anche Mihály Kovács che studio pittura alTAccademia di Vienna e parti per ITtalia soprattutto per motivi di salute. II suo stato fisico, perö, non gli impedi di viaggiare frequentemente. In quel periodo non dipinse, 23 ma si esercitö costantemente nel disegno. AlTAccademia di Venezia ebbe esperienze simili a quella di altri pittori ungheresi che in precedenza avevano avuto modo di conoscere la rigida disciplina di Vienna: "A Venezia ho conosciuto Tillustre Professore Accademico Liparini, un pittore di quadri storici che aveva una disponibilité tutta particolare verso i suoi allievi, diversa da quella dei tradizionalisti di Vienna: si comportava con loro come un padre con i figli. (...) Ma anche gli altri professori avevano un comportamento da colleghi con gli allievi, il che per me corrispondeva a un mondo tutto diverso. Anche Taltro professore, Grigoletti era un pittore molto bravo." 24 NelTottobre del 1842 si recö a Roma passando per Padova, Ferrara, Bologna e Firenze. Le bellezze del capoluogo toscano imposera un soggiorno più lungo all'artista che fu anche a Pisa per rispondere alTinvito di Károly Marko. Dopo aver passato un brève periodo a Roma, nel 1843 ritornö a Firenze dove, per otto mesi, lavoro come allievo di Marko. "In estate, sotto la guida di Zio Markó, abbiamo fatto delle lunghe gite per studiare il paesaggio, abbiamo girato Pistoia, Prato, S.Marcello, Vico Pisano, S.Giuliano, le Moline in montagna, Lucca e i suoi bagni e Burgo (...) A Pisa e nel bosco vicino io e András Markó ci siamo messi a dipingere cammelli. Zio Markó con suo figlio Károly, il conte Uberto Valentinis (alto una catasta), Bresolino, Donnini, Maioli Chiavacci, Tolóméi e Fezzi sono rimasti alle Moline. - Io con Andreuccio Marko ho visitato anche il porto di Livorno." 25 Evidentemente in quel periodo nacque la loro amicizia con András Marko e questi, poi, copiö i disegni di Kovács. 26 Ritornö a Roma nel febbraio del 1844 e cominciö a lavorare con i colori a olio. Disse Tartista: "ho avuto molti problemi con la tecnica a olio, finché sono riuscito ad andare oltre ciö che avevo imparato a Vienna" 27 . Infatti nei suoi paesaggi dipinti in quel