Hessky Orsolya - Róka Enikő szerk.: Pittori ungheresi in Italia 1800–1900, Aquarelli e disegni dalla raccolta della Galleria Nazionale Ungherese (Galleria Nazionale Ungherese di Budapest 2002/2)
KATALIN SINKÓ Viaggiatori ungheresi in Italia
16. Ligeti, Antal: Taormina, 1855 deposito alla Galleria Nazionale Ungherese Károlyi, che lavorö a Firenze nello studio di Marko negli anni '40. I panorami italiani di Ligeti sono illuminati da una luce rosa colta dai quadri di Markó e sono particolarmente belle le opère eseguite nelle regioni meridionali d'Italia. Una di queste rappresenta le rovine del teatro greco di Taormina (ripr. 16.), i cui motivi, più tardi, vennero elaborati da molti pittori ungheresi. Ebbe come allievi anche i suoi figli, tutti dotati di talento: Károly, András, Ferenc e anche Katalin, che, per lo più, seguirono il suo stile. 45 Secondo alcune fonti, Markó, a partire dagli anni '40, appoggiö le ambizioni italiane all'indipendenza. 46 Assiduo frequentatore del suo studio fu Massimo d'Azeglio, politico e scrittore liberale, uno degli ispiratori dell'unità d'Italia. Noto anche come paesaggista, DAzeglio dipinse, alla maniera di Salvator Rosa, dei quadri rappresentanti episodi della 17. Markó, Károly jun.: Salvator Rosa studia la natura negli Appennini, 1858, Galleria Nazionale Ungherese