Hessky Orsolya - Róka Enikő szerk.: Pittori ungheresi in Italia 1800–1900, Aquarelli e disegni dalla raccolta della Galleria Nazionale Ungherese (Galleria Nazionale Ungherese di Budapest 2002/2)
KATALIN SINKÓ Viaggiatori ungheresi in Italia
14. Marko, Károly sen.: Dalle perle di Santo Remoto, 1833, Galleria Nazionale Ungherese realizzö diverse opère che testimoniano la perfetta comprensione delFopera di Tasso. 35 I rapporti che Marko aveva con i Nazzareni erano noti ai suoi contemporanei. Da Ferenc Pulszky, per esempio, conosciamo l'episodio accaduto alla festa organizzata per celebrare i cinquant'anni di attività di Josef Anton Koch, alia quale questi incoronö Marko come suo miglior discepolo, con la corona d'argento fattagli fare dai pittori tedeschi. 36 A partire degli anni trenta la scelta del soggetto dei quadri religiosi di Marko risultö influenzata dalle poésie religiose dei poeti romatici viennesi, tra i quali Pyrker. Secondo i monografisti di Marko fu lo stesso János László Pyrker a chiedergli di rappresentare il suo ciclo di poésie dal titolo Perlen der Heiligen Vorzeit.^ Le memorie di Pyrker non contengono dati concreti su questo fatto, ma sulla base di certe analogie si puö supporre che diversi quadri di Marko si ispirino ai componimenti del poeta. 38 L'opéra dal titolo Aus den Perlen der Heiligen Vorzeit (Dalle perle di Santo Remoto) (ripr. 14.), eseguita nel 1833, divenne propriété del Museo Nazionale Ungherese come regalo del patriarca. 39 Questo quadro rappresenta il profeta Elia (chiamato Helias da Pyrker) che incontra la vedova di Benaja e suo figlio Adoniram, e chiede alla donna pane e acqua. Sullo sfondo si vede Sarephta, la tetra città fenicia, secondo i versi di Pyrker "che obbedisce alio scettro di Ethbaa sporco di sangue" 40 .