Mitteilungen des Österreichischen Staatsarchivs 31. (1978) - Festschrift für Richard Blaas
Francesca MORANDINI: Vienna alia metä del secolo XVTH nella descrizione del manoscritto 684 dell’Archivio di Stato di Firenze
Vienna alia metä del secolo XVIII 135 é evidente che questi aristocratici italiani, cultori déllé scienze, déllé lettere, delle arti che furono sempre al centro dell’interesse generale presso le Corti e la nobiltä italiana dell’epoca, si dovettero trovare a disagio nella societä di questo paese interessata sopratutto, salvo le debite eccezioni, da essi poste ben in rilievo, al gioco35), alia caccia, all’arte militare; inoltre in seno ad essa ben raramente si incontravano le dame coite e raffinate dell’ambiante aristo- cratico italiano e in particolare toscano. II nove novembre i nostri viaggiatori lasciano Vienna per proseguire alia volta di Salisburgo, Monaco e il Nord Europa, da cui riscenderanno visitando poi la Francia e l’Italia settentrionale. Noi ci fermiano a questo punto, ma ci sia permessa una considerazione. Se sotto alcuno o molti aspetti questo diario puö aver posto l’accento con ap- prezzamenti negativi sulié differenze che sempre ci sono state tra la societä nordica e quella mediterranea, sotto altri esso é una chiara testimonianza del ruolo che aveva Vienna nel sec. XVIII quale capitale del centro Europa, quale sede della Corte dei Sacro Romano Impero, alia quale convenivano da tutti gli stati europei le personalitä piu in vista dell’aristocrazia e delle classi dirigenti per rendere omaggio o per ottenere favori dalFimperatore. 3S) A proposito di questo, Bartolommeo Corsini in una sua lettera dei 24 agosto nota che „il forestiero non si puö in questo paese dispensare di giuocare stanteché non vi é pel medesimo altro modo di introdursi che quello“.