Mitteilungen des Österreichischen Staatsarchivs 1. (1948)
MAASS, Ferdinand: Vorbereitung und Anfänge des Josefinismus im amtlichen Schriftwechsel des Staatskanzlers Fürsten von Kaunitz-Rittberg mit seinem bevollmächtigten Minister beim Governo generale der österreichischen Lombardei, Karl Grafen von Firmian, 1763 bis 1770
342 Ferdinand Maaß tembre, il che trovo anche confermato dall’acchiusami lettera del signor presidente Antonio de Salis. Questo é tutto il piü, che potesse per parte nostra farsi, e desiderarsi; e se le illusioni de’valtellini, la debolezza di monsignore di Como, e l’ostinata ritrosia della corte di Roma impediranno 1’effetto utile, quella autoritä delTimperatrice regina, e delle nostre fatiche, ciö servirä di una novella prova, ehe il resistere alia ragione evidente, e il voler condurre le cose pubbliche co i privati riguardi altro non partoriscono in fine, ehe un inutile pentimento. Aspetto la risposta dell’E. Y. sulla esenzione dalia tassa di nazionalitá, richiesta dal prelato Cioja 1), per aver occasione di scrivere al signor cardinale Albani, ed entrare nello stesso tempo nella materia dei concordato; e frattanto sono con distinto rispetto ... 30. Firmian an Kaunitz, am 12. Juni 1764. Klagen über den Bischof von Como. Er ist zwar fromm und seeleneifrig, aber es fehlt ihm an Klugheit. Er hat nicht nur dem Grafen Firmian sondern auch den Graubündnern versichert, daß ihm von Rom aus die Hände gebunden seien und doch ist er den Machenschaften der Veltliner am römischen Hofe nicht fern gestanden. In allen Schriften, die jetzt bei den Graubündnern erscheinen, wird der Bischof beschuldigt, daß er die Artikel des Mailänder Vertrages, die ihn angehen, nicht ausführe; so wird das Volk von jenen auf gewiegelt, die ein neues Amortisationsedikt durchsetzen wollen. Den Beweis dafür liefert auch das von Firmian mitgeteilte Schreiben Anton v. Salis’, in dem als das einzig wirksame Mittel, den Frieden im Lande wiederherzustellen, das Edikt empfohlen wird, da Rom doch nicht nachgäbe. ... compiego copia della lettera, che mi ha scritto il signore presidente Antonio de Salis tanto sopra li punti dell’editto, e dei concordato, quanto rispetto alle cose convenute da effettuarsi da monsignore vescovo di Como. Questo buon prelato fornito di puro zelo, e troppo minuta pietä, manca di quel prudenziale contegno, che tanto sarebbe necessario. Egli mi ha fatto significare in voce per mezzo del suo fiscale, in atto della maggior confidenza, che nulla poteva effettuare degli articoli dipendenti dalia sua autoritä, perché da Roma aveva legate le mani, ed in oggi mi resulta dall’acchiusa copia di lettera, ch’eguale confidenza abbia praticata colli signori grigioni, e cosi va ad attirarsi delle contrarietá, perché viene ciö attribuito all’unico motivo di tergiversare il concordato, e che in conseguenza nonpossa effettuarsi il noto editto, per il quale certamento credo, ch’abbia favorite le istanze, e maneggi de valtellini presso la corte di Roma, senza antivedere le pessime conseguenze ne sarebbero derivate dal non accordarsi, o ritardarsi il concordato, e nel voler impedire la legge d’amortizazione. In tutti li scritti pubblicatisi ne’grigioni si riclama contro monsignore vescovo di Como, perché non ha eseguiti gli articoli convenuti, e con questa veritä vengono eccitati i popoli dal partito contrario alia sollecita estensione d’un nuovo editto conforme al trattato, mentre fanno credere, che poco sia da sperare * ') Bischof von Como.