Sáfrán Györgyi: Arany János-gyűjtemény. Petőfi Sándor–Szendrey Júlia kéziratok (A MTAK kézirattárának katalógusai 13., 1982)

Olasz nyelvű kivonat

II nostro catalogo fornisce informazioni sui manoscritti di János Arany (1817-1882) e di Sándor Petőfi (1823-1849) archiviati nella Biblioteca deli Acca­demia. Delle due collezioni, quella di János Arany e la piu estesa e contiene ri­ferimenti concernenti l' Italia. Sebbene entrambi abbiano eoltivato la letteratura ad un livello che Ii pone fra i grandi di tutto il mondo, all' Estero si conosce praticamente solo Petőfi-come il nostro maggiore poéta lirico. Arany e meno noto, in parte perché un' alta percentuale delle sue opere é di carattere epico, in parte perché, dato che maneggia la lingua magiara nel modo piu genuino, e difficilmente tradubibile. János Arany si rese noto in concorsi letterari. Col suo poema narrativo in­titolato "Toldi" egli consegui un successo nazionale, Petőfi lo salutó in una sua poeasi ed a cominciare da allora essi divennero buoni amici. II "Toldi" é basato su una trama radicata nella realtá; e un poema eroico la cui storia si svolge sotto il regno di Lajos il Grande (1342-1382). II fratello minore di re Lajos fu il marito di Giovanna, regina di Napoli, la quale sapeva che sarebbe stato assassinato. Cosi nella seconda parte della trilógia del "Toldi", composta posteriormente, Arany trattó della campagna di Napoli condotta da Lajos il Grande. Anche il ciclo di leggende unno-ungheresi interresó Arany: fu cosi che egli scrisse il poema epico intitolato "La Morte di Buda", in cui descrisse la contesa fra Attila e suo fratello. Per queste sue composizioni egli ricevette in patria il titolo di "Omero magiaro". Egli attinse dalia poesia popolare e dalla storia i tempi per le sue ballate che hanno grande forza drammatica. L'epoca piu fruttuosa per la sua poesia Urica giunse al tramonto della sua vita, quando lasció la carica di Segretario Generale dell' Acca­demia delle Scienze. La conoscenza che del latino aveva fin dell infanzia, oltre all interesse che egli provava per le opere epiche della letteratura mondiale, condussero Arany verso la letteratura italiana. Egli conobbe le opere di Dante, Ariosto e Tasso, dapprima in traduzione tedesca; ma poi, giá nel 1856, egli scriveva al suo amico: "Leggo Dante ed Ariosto in italiano." Tradusse anche brani dell Orlando Furioso e del poema epico di Torquato Tasso "La Gerusalemme Liberata". Grazie alia sua poltrona acca­demica, egli fece fruttificare lo studio che aveva condotto sul Tasso.Scrisse a questo proposito un saggio dal titolo "Zrinyi e Tasso". II poeta e condottiero che visse dal 1620 al 1664 aveva immortalato la lotta condotta contro i turchi e 1' eroica morte di suo bisnonno nel poema epico dal titolo "La Difesa di Sziget", ed Arany confrontó tale opera con quella del Tasso. La Divina Commedia ispiró Arany alia composizione di un poema lirico intitolato a Dante. Quest' opera, quando egli era segratario

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