Levéltári Közlemények, 76. (2005)
Levéltári Közlemények, 76. (2005) 2. - FORRÁSOK - Kruppa Tamás: Okmányok és iratok a tizenöt éves háború időszakából, 1594–1597 / 51–92. o.
Kruppa Tamás: Okmányok és iratok a tizenöt éves háború időszakából (1594-1597) to ha perso grandissimo tesoro dicendoli esser questo verissimo. É come tra li Turchi non ce unione dal medesimo intése, come era venuta nova, come il Kasul bassa 52 haveva preso duo citta, il quale diconno che tiene inteligenzia con li christiani. E dovendo sotto li 24 partire per venir qua, andavi dalli signori ambasatori di Ragusa per pigliar da loro licentia. Uno de quali signor Simon Ragnina chugino germano di signor Paulo Giorgii, 53 al qual haveva promeso di scrivere et di raguagliarlo di molti particolari delle cosse di Turchi, che giá haveva fatto, ma poi si pinti di darmi la letera, temendo che non capitasse male et che egli insieme con la repubblicha non incorresse in qualche gr a ve danno. Ma pero, abocha li disse che salutare al suo cuginno, et al signor Marinni, é gli dicesse che se mai li christianni hebbero, occasione é desiderio, da faré grandissimo. Profitto verso li Turchi che questo anno é tempó loro. Poi che il signor Iddio per sua gratia gli ha concesso. Che pero li principi christianni sapinno pigliar l'occasione che li concede. Dicendoli che di certo, questo anno il Gran Turcho non andara álla guerra, et quando volese farlo non puo, perche non ha con che havendo perso cavali, camelle e mulli, é grandissimo tesoro, tute li sopradetti particolari li ha detto l'ambasatore Ragnina e per conchlusione il gran turcho non é potente a faré questo anno exercito da alchuna consideratione. Che il sopradetto Nicolo dice da haver sentito da altri, et di haver visto le medessime cose. Da Polonia venne il servitore del ambasatore polonno per la venuta del quale si sparse voce, come vienne l'ambasatore di Vienna, di questa nova li Turchi molto si ralegrano. Perche eredetéro che da dovero dovesse seguir la pace, et al incontrario alli christianni di Constantinopoli rinchresceva perche tutti conoschono e vedono, che la manó del signor Iddio é con i christianni dolendose che volontariamente voglino perder l'occasione che Iddio gli da. De poi si verificho che non era verő del ambasatore di Vienna perche arivo il servitore del ambasatore Polonno con tre carri, al qual egli ha visto venire, et l'ambasatore suo padrone fra XV giornni si aspetava. Li visieri sonno il supremo Hibrahim bassa, il secondo Gerar Mehmet bassa, il terzo il Halul bassa che ancho é capitanno del maré. II quarto Hadum Hassan bassa, il ginto[!] Sathargi Mehmet bassa, quale generál del exercito. II sexto Haider bassa, il figliolo di Sinan bassa chiamato per nome Mehmet bassa, quale absente della corte, Hassan bassa, figliolo di Mehmet bassa vechio 54 é senza offitio. Stisam Mehmet bassa di Caramania al quale arivo in Filipopoli sotto 29 detto la cui gente viddi che non poteva essere piu che da 700 in 800 malissimo, ad ordene, in modo che era vergogna di vederli nella qual terra di Filipopoli ho volute informarme, si altra sua gente fusse a dietro o avanti. Ne dissero di no é cossi il detto Nicolo disse a quelli Turchi terrezani. Donque con questi vol andar a combater con li christianni si bene per far danno é vergognia a se stessi senza verun utile. In medesimo locho tra la giebegianna cioé rarmamento che seguiva dietro, al serdaro e fu di cárra 63 sebene havevano I. Ahmed al-Manszúr perzsa sahról (1578-1603) van szó. A raguzai Paulo Giorgi megfordult Gyulafehérváron, és több beszédében is arra próbálta rávenni Báthori Zsigmondot, hogy nyújtson segítséget a balkáni népeknek a török uralom elleni felszabadító harcukhoz. VERESS, 2001. 93-97.; BASCAPÉ, 1931. 173-176. Szokollu Mehmedről van szó, aki példátlanul hosszú ideig (1565-1579), három szultánt szolgálva töltötte be a nagyvezíri posztot. 89