Levéltári Közlemények, 70. (1999)
Levéltári Közlemények, 70. (1999) 1–2. - FORRÁSKÖZLÉSEK - Tóth István György: Egy bosnyák misszióspüspök térítőútjai a hódoltságban : Matteo Benlich belgrádi püspök levelei Rómába, 1653–1673 / 107–142. o.
Tóth István György: Matteo Benlich belgrádipüspök levelei Rómába, 1653-1673 \\<) 8. Ultimamente tutte le leggi et cannoni dispongono che caeteris paribus il prete dev'esser anteposto nelle dignitá ecclesiastiche al frate, e presente prete non si conviene al frate essercitare le funtioni ecclesiastiche. Conferma questo capitolo espressamente la bolla dell'erretione del Collegio üryrico di Loreto 32 . 55.9. Fol. 112. Abusi tanto del clero, quanto di christiani della giurisditione del vescovato di Belgrado. 33 Li frati parochi coniungono in matrimonio molte volté non assistendo né per verba de presenti, ma talvolta mandano un servitore over un procuratore della chiesa con un libro over una polizza et esti li sposano, et altre volté mandano solamente un librettó di che sorté si sia qual li sposi la nőtte se 1' pongono sott'il capezale e ciö in testimonio d'esser stati sposati in evento ch'i Turchi ne facessero l'inquisitione e questo stesso abuso era anco nelli preti inanzi '1 mio arivo 34 in quelle parti. Subornano con danari li Turchi et con lor commandamenti et lettere occupan le parochie, delle quali lettere alquante si sono date in manó del monsignor secretario. Distribuiscono cert'orationi stampate ascritte a San Cipriano e le vendono per denari e robba. Fanno certe scritture contro l'armi con dire che chi le portára adosso non potrá esser offeso da quele. Assolvono de plenitudine potestatis che pretendono per privilegii imaginarii di qualsivoglia casi e pentitenti. Annuntiano ad ogni messa numero d'indulgenze conforme li vien in bocca, con vilipendere li preti appresso il popolo dicendo essi non haver tal potestá di dar l'indulgenza, perché veramente loro s'astengono da tal disordine nel quale lor parimente si trovavano sin al mio arivo in quelle parti. Denuntiano scommunicati molte volté li christiani propria auctoritate e di caprizzo 36 e per ordinario quando non ponno haver da loro il suo diritto over qualche pretesa elemosina, con scaciarli dalia chiesa, estinguer candelle sul 1' altare, spogliarsi dalle paramenta inter missarum solemnia etc. Sede vacante vengono nelle parochie et aministrano sacramenti, non si presentando al vicario anzi riconoscono per superiore e fanno riconoscerlo dalli christiani il guardiano loro ch'é nella provintia e non esso vicario. (Fol. 111/v.) Li christiani pigliano molte volté le citelle 7 et vedove con forza di Turchi e le sposano al tribunal loro. Fanno divortii con pigliar un'altra moglie al tribunal Turcico celebrano tal volta le solennitá delle nozze ne' tempi prohibiti. Molti millitano sotto '1 stendardo del Turco contro li christiani e molti frati li confessano et assolvono. A questi et altri inconvenienti et abusi non si puö facilmente rimediare senz'un sinodo et un regimento uniformé del clero et sacerdoti. 32 Utána a Kongregáció ügyiratszáma. A loretoi (Olaszország) Illír Kollégium a horvátnyelvű papok és misszionáriusok iskolája volt, számos balkáni misszionárius tanult itt. 33 A lap tetején: Mem. 1651. tomo primo. 34 Ez bizonyítja, hogy egy konkrét személy, minden bizonnyal Don Pietro Sabbatini írta a feljegyzést. 35 Szent Cyprián (t258) vértanú kárthágói püspök 36 értsd: capriccio 37 sic! zitelle, hajadonok