Levéltári Közlemények, 46. (1975)
Levéltári Közlemények, 46. (1975) 2. - FORRÁSKÖZLÉS - Balázs Péter: Viale Prela bécsi pápai nuncius jelentései a magyar forradalomról és szabadságharcról 1849-ben / 289–314. o.
Viale Prelà bécsi pápai nuncius jelentései 1849-ben 293 Mi ad oprerò di esercitare sui Vescovi che qui sono per radunarsi quella maggiore e migliore influenza, che per me si possa, e di fare in modo che non solo nulla venga proposto che non sia conforme ai principi della Chiesa, ma che nulla anche sia adottato, se non previo l'assenso della S. SedeMi si assicura che dei Vescovi italiani tre, e dell'Ungheria quattro soltanto sieno stati invitati, laddove tutti gli altri Vescovi della Monarchia hanno ricevuto l'invito ministeriale. Sembra che dei Vescovi italiani ed ungheresi, sieno stati esclusi coloro che nelle vicende politiche dell'anno scorso e dell'anno corrente meno si sono mostrati addatti al governo. Mi recherò a dovere di di far conoscere a V. E. quelle che sia per esser trattato nelle conference che saranno tenute, e voglio sperare che sia per risultarne del bene.* 322. Dispacci alla Segreterìa di Stato. N. 166. Tartalmi kivonat: A császári kormány a húsvét utáni 3. vasárnapra hívta össze a monarchia püspökeit abból a célból, hogy megismerje véleményüket a törvényhozás vallásügyi határozatairól. Itáliából csak 3, Magyarországról csak 4 püspök kap meghívást, akik élvezik a kormány bizalmát. 4. Affari di Ungheria. 7 Maggio 1849. Lo stato delle cose in Ungheria prende un carattere sempre più grave, i ribelli padroni di quasi tutto il paese, cresciuti di numero e resi arditi per i successi che hanno ottenuto, fa temere che sieno per tentare qualche cosa di grave fino contro Vienna. Questo timore agita molti, sebbene vogliono credere che il medesimo non sia fondato. La prima cosa che il nuovo commandante dell'armata si sia occupato è stata quella di concentrare le forze imperiali che l'improvide misure del Pr. Windischgrätz avevan troppo divise, dal che seguirà che i ribelli essendo liberi delle loro operazioni piomberanno in numero sempre sommamente superiore su di uno od altro corpo imperiale, ch'era isolato, e combattevano cosi con deciso vantaggio. Ad oggetto di effettuare questa concentrazione di forze è stato dovuto abbandonare la città di Pest; bensì in Buda è stata lasciata una guarnigione sufficiente per la difesa. Ora l'armata imperiale è bensì concentrata, ma non è numerosa abbastanza per far fronte a quella dei ribelli, che ascende forse a 150,000 combattenti sotto capi sperimentati ed arditi. — Questi capi sono in gran parte polacchi, come pare considerevolissimo è il numero di polacchi che si sono recati in Ungheria, per sostenere la causa della rivoluzione, di cui l'Ungheria è diventata punto centrale; oltre ai polacchi, che si dice essere al numero di 30,000, si sono recati in quel regno ufficiali inglesi, francesi, tedeschi e di ogni nazione. La cosa è di gravissimo momento, poiché non pur si tratta della Monarchia asutriaca, ma ben anche della Russia e del resto dell'Europa, ove la rivoluzione restasse vittoriosa in Ungheria, dovrebbe attendersi che la meda, a fosse per levar la testa in altre contrade. Questo ha sentito il governo austriaco, e si è determinato a domandare la cooperazione dell'Imperatore di Russia affine di trionfare della rivoluzione in Ungheria. L'Imperatore Nicolao non ha esitato a deferire alla domanda fattagli, poiché essendosi riuniti in quella contrada moltissimi elementi rivoluzionari di tante diverse nazionalità, quel Sovrano non considera più come un affare puramente interno e direi quasi di famiglia della Monarchia austriaca, ma come la causa della rivoluzione europea, la quale se riuscisse a trionfare in quel Regno, non mancherebbe di eccitar fuoco nel Regno di Polonia, facendo polacchi ed ungheresi causa comune tra loro. Sembra certo che le truppe russe già si trovino almeno in parte su territorio austriaco; ma v'é chi crede che molti giorni sieno ancora per decorrere prima che le medesime sieno in grado di agire in numero almen sufficiente, da poter prender l'offensiva in modo da contare su di un risultato sicuro. I ribelli ungheresi intanto, che ottimamente sono informati delle posizioni in cui si trova l'armata austriaca, she è concentrata tra Raab e Presburgo, han minacciato di avvicinarsi a Vienna dalla parte del Sud verso Aedenburgo. Ieri moltissimi individui di detta città l'abandonarono per cercar ricovero * A nuncius jelentéseiben többször is beszámol a püspökök értekezletéről. Április 28-án arról ír, hogy a kormány képviselőjének jelenléte ellenére a püspökök állásfoglalása nem volt egységes (N. 170.). Május 3-án jelenti, hogy felvetődött a gondolat, miszerint a vitatott kérdéseket a Szentszékkel kötött konkordátum keretében kellene rendezni (N. 173.). Május 8-án már arról számol be, hogy a tanácskozások légköre egyre jobb lesz, de a rendelkezésre álló eszközök talán nem lesznek elégségesek a kérdések megoldására (N. 177.). Május 18-án a nuncius Schwarzenberg bécsi bíboros érsek érdemeit emeli ki, aki a konferencia szellemét jó irányban befolyásolta. Bizottságot hoztak létre a szerzetesi reform és a házasságjogi kérdések vizsgálatára. A konferencia nem tette magáévá az alsópapságnak azt a törekvését, hogy az üres főpapi székeket választás útján töltsék be. Állást foglaltak abban is, hogy az uralkodó privilégiumai nem ruházhatók át az államra (N. 180.).