Levéltári Közlemények, 44–45. (1973–1974)
Levéltári Közlemények, 44–45. (1973–1974) - Balázs Péter: Viale Prela bécsi pápai nuncius jelentései az 1848. évi magyar forradalomról / 3–30. o.
Viale Prelà bécsi pápai nuncius jelentései az 1848. évi magyar forradalomról 27 grätz era jeri sul far della sera già di ritorno al suo quartier gen.le a Hetzendorf, ove fu accolto con clamorosi evviva. — Ancora non si hanno qui dettagli su questo fatto d'armi, ma l'armata ungherese, sebben non credo si possa dir intieramente distrutta, bensì è stata posta in fuga. I viennesi credo che avessero concepito grandi speranze che l'armata ungherese da lor riputata invincibile, riporterebbe la vittoria, questi persuadevano al popolaccio color che si trovano alla testa del partito rivoluzionario, e già v'eran molti che più non volevan intender parlare di assoggettarsi alle condizioni imposte dal Pr. Windischgrätz. Il Principe affine di evitare spargimenti di sangue ha indirizzato altra proclamazione ai viennesi, per esortarli a non lasciarsi sedurre da gente che non cerca che di provocar sempre maggior disordine, dal che non può risultar che la total ruina della città, essendo egli deciso di proceder contro la medesima col massimo rigore, nel caso che ulteriormente resista. — Si assicura che gli operaj in città avessero tentato un attacco contro la residenza imperiale per porla a sacco, ma che sieno stati respinti colle armi dalla guardia nazionale. Si dice ancora che il militare occupi tutti i cosi detti Glacis, vale a dire il grande spazio che divide la città dai sobborghi. Or la rivoluzione è concentrata nei sobborghi di Mariahilf di Josephstadt e dell'Alservorstadt •ed è stretta da ogni parte dal militare. Jeri fu cannonneggiato ma non con gran vigore da una parte e dall'altra, limitandosi il militare a rispondere ai colpi che gli eran diretti dai rivoltosi. — Si diceva che quei sobborghi sarebbero stati bombardati, jer sera ma appena fu lanciata contro i medesimi una qualche bomba. Si conosce manifestamente voler il. Pr. di Windischgrätz ridurli più colle persuasioni e colle minaccie, che di viva forza, il che fa molto onore ai di lui sentimenti di umanità, ed è molto conforme alla nobiltà del suo carattere. Questa mattina alle 11 1/2 ha incominciato di bel nuovo il canoneggiare e dal rimbombo si dovrebbe credere che almen di tratto in tratto qualche bomba venga lanciata contro i sobborghi. 321. Dispacci alla Segreteria dì Stato. N. 104. Tartalmi kivonat: A magyar csapatok közelsége veszélyes volt Bécs számára, ugyanakkor a városban a segítség reményével kecsegtette a felkelőket. A magyar sereg vereségének hatása lesz a bécsi felkelés további alakulására. Bécs külvárosainak ostroma. 31. Andamento delle cose in Vienna. — Preparativi contro l'Ungheria. 11 Novembre 1848. La città di Vienna sembra prendere un aspetto più pacifico e tranquillo. — Le truppe han già preso quartiere nelle caserme della città e dei sobborghi, non più vengon fatte grandi difficoltà per entrar in città о per uscirne, ed i cittadini cominciano a ritornare alle antiche loro abitudini ed occupazioni. L'autorità militare dietro gli ordini espressi del Pr. Windischgrätz si astiene da qualunque rigore che non sia reso necessario dalla condizione delle cose, ed in ciò il Principe è molto ben secondato dal General Baron di Cordon, da lui destinato a comandante della città di Vienna. In una parola il governo procura di calmar gli animi e di alleviare il male, il quale però non è che troppo grande, e lo è tanto più per la classe popolare e povera, in quanto che in inverno sono di gran lunga maggiori i bisogni che in altre stagioni e minori son d'ordinario le risorse. Queste saranno anche molto più tenui e scarse quest'anno a motivo che la più parte delle famiglie le più cospicue e le più facoltose sono per restare sulle loro terre, non men per menarvi vita tranquilla lungi dalle agitazioni politiche che per viste di economia, stante che molte delle medesime hanno immensamente perduto per l'abolizione delle decime e delle prestazioni di opera dalla parte dei di lor vassalli; dalla qual servitù questi sono stati per legge dichiarati esenti. Ho avuto già l'onore d'indicare a V.E.R. come il parlamento fosse stato prorogato dall'Imperatore fino ai 15 Novembre e trasferito a Kremsier. Non credo che sia gran fatto possibile che il parlamento si raduni in quella piccola città anche pel motivo che la med.a non offrirebbe spazio sufficiente da poter dar convenevol ricetto a circa 400 deputati. Questo sembra aver sentito il governo imperiale, per cui già dal 28 dello scorso mese, l'Imperatore in seguito di rimostranze che i deputati del parlamento avevan fatto contro la transazione dianzi detta, fece conoscere al parlamento medesimo „che la traslazione di questo a Kremsier era stata da lui adottata nella migliore intenzione, cioè acciò non venisse interrotta l'attività di quell'assemblea, e bramerei che il ritorno ad un perfetto ordine permetta che questa possa riassumere le sue deliberazioni in Vienna."