Győri Tanulmányok. Tudományos Szemle 43/2021 (Győr, 2021)

Forrásközlések - Forrásközlések Bagi Zoltán Péter - Szovák Márton: Ruggerio Fabbarini leírása Győr 1594. évi ostromáról

BAGI ZOLTÁN PÉTER - SZOVÁK MÁRTON cominciorno ad espugnarvi la città, ma opponendosi il colonnello Periino127 che vi stava per guardia rimasero parimente regittati con gran lode de’ defensori. [36] Rinoverno il giorno di detro la battaria più che mai spetialmente dalla banda del belouardo rovinato procurando di volersi salire, ma li austriaci ostando con li archibugi et con fuochi artificiati et con sassate gli rovinavano abbasso, tuttoché dall’arteglieria turchescha molto si resentissero che tantosto che scopreva 406v alcuno di loro ne’ parapetti la testa da più balle d’artegliaria et archibugi era colta et restava ammazzato. Nel qual modo fu anco occiso un colonnello de’ tedeschi sendo colto in un occhio et per proprio valore era d’ogni lode degno, la costui morte di gran danno fu alti assediati. [37] Le donne in questi fecero assai con portar sassi et somministrare altre cose. Fecero anco quelli di dentro un parapetto per ogni fronte a modo di strada coperta che dietro ad esso pa­rapetto si scoprivano le braccie dell’angolo128 del belouardo et gli posero alla guardia li soldati italiani che per tre giorni che si mantennero. Fu di gran giovamento cagione non potendo i turchi più salire come prima alla sommità del parapetto senza esser da quelli scoperti che tutti li occidevano a colpi di archibugiate, ma poi esendő ancor questo perso et continuando gli as­salti con morte de gran numero de’ megliori soldati di dentro, tra quali fu notabile la morte del conte Vespasiano d’Arco luogotenente del colonello Periino129 et capitano d’ una compagnia tedesca colto d’archibugiata. [38] Non venendo nova alcuna certa di soccorso et patendosi di vivere che nelle munitione non si haveria più d’un solo pane il giorno ben grande ma nero et tristissimo senza vino ne altre cose, 407r et bisognando a stare armati alla difesa senza riposo veruno cominciò a barbottarsi che dovesse hoggi mai procurarsi di trattar un accordo per potersi almeno guarentarsi la vita poiché il resto era tutto come già disperato. Dalli quali moti riducendosi li principali capitani a ragionamento tra loro, ma non si accordando del modo finalmente si concluse di volere ancora per tre giorni tenersi fra li quali non giongendo soccorso si haverebbe poi trattato come arrendersi con quelle megliori conditione possibile. [39] Cosi dunque differendosi venne il caso il giorno dietro, 26 settembre che dal troppo loro animo il signor Otto dal Monte, Bettino da Ricasoli et il Bognati capitanii italiani saliti sopra a parapetti et così alla scoperta rigettando gli nemici ne rimasero tutti tre morti dalle archibugiate che loro colse nel viso essendo nel resto armati a prova. La qual perdita dal terrore apertone rimasti che pareva loro d’haver già persa la speranza da poter più durare tanto si confidava130 nel valore di questi capitanii, per il che quella sera ridunandosi di nuovo li primi si risolsero finalmente dopo haver mantenutisi da ventidue assalti contra tante persone dopo diciannove giorni che sera il loro esercito partito, morti la più parte di defensori et che già si vedeva non potersi la terra mantenere un 407v solo giorno di trattare accordo. [40] Così dunque la mattina di vintisette settembre sendo il colonnello Periino uscito fu condotto a Sinam et con lui finalmente risoluto et concluso che rendendosi Giavarino si po­tessero uscir fuora senza danno tutti li christiani con le lor armi, le bagaglie et le bandiere 127 Jav.: Lino. 128 Jav.: angelo. 129 Jav.: Lino. 130 Jav.: confindava 154

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