Győri Tanulmányok. Tudományos Szemle 43/2021 (Győr, 2021)

Forrásközlések - Forrásközlések Bagi Zoltán Péter - Szovák Márton: Ruggerio Fabbarini leírása Győr 1594. évi ostromáról

RUGGERIO FABBARINI LEÍRÁSA GYŐR 1594. ÉVI OSTROMÁRÓL modo. Quando non potesse far profitto sotto Giavarino et che non potendo far né l’uno, né l’altro debba poi retirarsi et divider l’esercito per quelle frontiere per la nuova stagione, per il che Sinam doveva far tagliare le quaranta barche nel mezzo et così farne ottanta per poter fabbricare tre ponti in un tratto per passar nell’isola in diversi luochi. Dimandato poi il sop­raddetto turco pregione che sperava nel campo dell’arrivo della gente che de’ cristiani venivano risposte che non lo credevan tra loro ma che sia questo una stratagemma per dar animo a quelli di Giavarino acciò non si rendessero et egli sapeva per fermo dal gran signore desiderava la pace ma voleva che li fosse richiesta dall’imperatore et da qualche terza persona di conto sopra che anco Sinam havea libera facultà et concessione di trattarla. Questo inteso da’ nostri con più cura si posero a custodire l’isola et vi fecero nella riva del fiume tre forti 397v ma il periglio di esser assaliti era per la longhezza di quattro miglia et mezzo.102 [17] Fecero la rassegna per questo l’ultimo giorno d’agosto et si trovorno in esser venti­­novemila fanti et diecimila cavalli, aspettandosi il conte di Sdrino con dodicimila soldati, il Hadasch con ventimila altri già gente di Crovatia, et con l’arciduca Massimiliano che dicevossi in cammino con dodicimila persone. Da tal numero de’ guerreri animati i cristiani si delibe­rarono de far una grossa sortita di loro et cosi al ventotto di agosto. Il signor don Giovanni et il Monte conducendo dalla porta di Alba Regale seimila fanti tra tedeschi, ungheri et italiani con tutti quelli delle picche et li moschettieri, entrando questi nella trincierà dei turchi, andavano occidendo ciascuno di modo che cominciavano a cedere gli nemici et si posero anco a fuggire, a volta rotta seguitati da’ nostri sino all’arteglieria, delle quali anco gli imperiali ne inchiodarono quattro, et più haverebbono fatto ma l’impedita del rubare li levò un grandissimo honore, per­ciocché mentre cariche di preda lentamente se ne ritornavano addietro, li nemici fatto errore et accresciuti in numero seguitandoli li sforzorono a lasciar la preda et retirarsi con gran vergogna verso la contrascarpa ove stava il lor squadrone delle picche. Uscirono fuori parimente della porta in questo tempo con tremila103 persone con sei barche tra ungheri et tedeschi per urtare i turchi per fianco et congiongendosi 398r con i seimila fanti, ma incontratisi con buon numero de’ turchi si opposero, impauriti si diedero alla fuga per tornare in barca. Molti si annegarono et molti rimasero occisi de’ nemici et una barca si affondò per il peso, pochi salvandosi a nuoto. Stava posta la cavalleria nostra in sito comodo et tale che teneva senza muoversi in continuo sospetto li nemici quando il Palfi con suoi unghari e alquanti italiani dando fuori sopra turchi, li sforzò a retirarsi di nuovo et abbandonare le trincere con la morte de molti. Ma di nuovo fatto testa et rimettendosi bisognò agli austriaci credere algiovarea. Quando il Monte che solo col signor don Giovanni era a cavallo correndo hor qua, hor là secondo il bisogno con tal modo animò quella gente che pigliando fiato104 et cuore si fermorono di nuovo. Et in vero fu il periglio grandissimo del Monte che mentre qua e là correva per provvedere ad ogni cosa fu da un colpo dellartegliaria portato via un pezzo della coda del suo cavallo. Hor essendo incalzati li ungheri maravigliosamente da’ turchi un squadron de raitri si mosse per loro soccorso che di modo invertì tra nemici che li pose in rotta tagliandone uno gran numero a pezzi. Ma giongendo altri turchi, et così più inasprendo la pugna mosse il Palfi fuggire di guerra con la sua cavalleria 102 Jav. Marani 1967 alapján: meno. 103 Jav.: contre mille. 104 Jav. Marani 1967 alapján: licito. 147

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