Győri Tanulmányok. Tudományos Szemle 41/2020 (Győr, 2020)

Forrásközlések - Domokos György - Bagi Zoltán Péter: Francesco Mella kapitány levelei Győr 1597. évi ostromáról

DOMOKOS GYÖRGY - BACI ZOLTÁN PÉTER II. függelék 1. Archivio di Stato di Modena, Archivio segreto Estense, Cancelleria, Carteggio ambasciatori, Ungheria b.4./36 Francesco Mella/4. [Ir] Luni pasato arivò costì il Serenissimo Ferdinando di Graz incontrato dal Serenissimo Matias et dal Re Massimigliano ei il generale Aldobrandini che se ne venivano per la porta, et il marti matina se partì (...), si dice va a pigliare (...). Il Serenissimo Matias ancora lui parte per Graz quel isteso giorno che il Serenissimo Ferdinando fu arivato, ove se ispera il Serenissimo marchese de Boveaut. Si va dietro preparando le cose pertinente alla guerra, ma è vero che si va lentamente, li valoni sono pasati il numero di tre milia, tutti archibugieri, li altri tre mila non sono anchora venuti et andrano questi valoni che sono pasati a Presporok, si trata ma secretissimamente di voler andar a far una altra inpresa come fu quela di Tatta ma non digandone et e inventor il signore de Pernestan et se seguirà Idio se la mandi buono, perché se il negotio pasa secretissimamente, si farà la inpreca, ma certissima. Li primi venirano morti et Vostra Eccellenza creda che li Turchi siano meglio avertiti di tucto che non sono stati, et non vorano che più cavi de munitione se accedino alle sue forteze, ma se fuseno avisati et Idio il guardi, ne resterano in testa a tutti et perché il dovere del turcho vole da qui innanti per fugire tutto il timore che se possi avere de un petardo, tenire le sentinele di fuori della porta, che a questo modo non si acertarà nisuno che non se ne avedano. Si parla anchora che deve (...) quantità di munitione e che suma(...) trata da una buona sorta de cavali come sarà (...) da diecimila et che (...) esendő fatta (...) per inpedir che non vadi questa municione, perché se dice cosa certa che in Giaverino vi è poch(...) et che (...) vituavia, et si crede che li nostri (...) andare atacare, era dove quei valoni e italiani quali non comunicavano per ancora a con(...) sino al meg(...) del mese di luiglio, si dice molte chia(...) queste ba(...) [lv] La pace tra il nostro imperatore et il Turcho et che la pace potrino seguire quando tutti doi li (...) sarino in campagna, et che poi che la pec.ne del (...) il re Massimigliano potria voltar alla volta di Polonia, que io ho inteso una secretamente da un polacho il quale ne potre(...) qualche cosa, però di tutto quelo che venirà in luce ne darò (...) a Vostra Eccellenza, se per sorta si andarà a far (...) questa inpresa che di sopra ho scrito a Vostra Eccellenza del certo io (...) andarò per dare conto come il caso sarà pasato e se ancho (...) di me (...) il resto poi non solum dar di novo (...) l’altro se ne che anchora non sendo confirmato nella mia caricha, et questo gieneral non sa parlare italiano e (...) ne mi covano ne mi sono corse (...) pensiero di voler pigliar altro partito in tutto ciò non mi (...) se non per consiglio di questi signori, li quali Vostra Eccellenza Illustrissima mi ha racomandato che (...) della presente suplicando Vostra Eccellenza Illustrissima a conservarmi in sua gracia, alla qual con ogni umiltà riverentemente me gli inchino. Di Viena, li 24 zugno 1597, di Vostra Eccellenza Illustrissima umilissimo et fidelissimo servitore 118

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