VJESNIK 19. (ZAGREB, 1917.)

Strana - Sveska 1. i 2. - 33

Nella mattina prima che il Congresso fosse unito tutto il Popolo di Cattaro armato, nessun' individuo eccettuato, si uni mosso da alquanti špiriti torbidi, e innovatori nel Convento di Sta Chiara, e da colà spedi due individui alli Procuratori del Popolo (sono questi Cittadini, e per uso sempre scielti, ed elletti dall' ordine de' Cittadini) a loro propporre, che dovessero aggregarre ail' ordine loro varie famiglie popolari si Greche, che Cattoliche, che loro nominavano, e che dentro un' ora do­vessero dare una précisa risposta. Colti i Procuratori, ed i Cittadini da una cosi improvisa, impotente, e minacciosa domanda, ne seppero che pensare, ne che operare. Riccorsero per consiglio ad'alcuni nobili, i quali loro dissero, che ne si poteva in quei momenti effettuare le do­mande del popolo, ne dare ad esso una palese negativa; ma che si rispondesse, che le circostanze presenti avevano tutto il diritto per ora a tutti i Consigli delle Bocche di radunarsi e di deliberare, della quai cosa servira di esempio tra gli altri 1' ordine Nobile, che non si radu­nava da gran tempo ; che il tutto si faceva dal Congresso, da cui tutto dipendeva ; che perciö 1' ordine de' Cittadini null' altro poteva rispondere, che il Popolo facesse tutto ciö, che gli piaceva. Avuta da popolari co­testa evasiva risposta deliberarono di ballottare tre nuovi Procuratori del Porto, dicendo che il nome dimostrava di quai ordine dovevano essere, e che tal" era la loro prima instituzione : chiamarono il Cance­lier Commune, e gli fecero estendere la Parte créatrice, che nominata­mente fù sottoscritta da tutti i popolari presenti, e non intervenuti sa­pessero, o non sapessero scrivere, e vennero a violentare con rispettosi e dolci modi la maggior parte de' Nobili ad assistere come pressidi a questo loro Consiglio, i quali perö sebbene assistettero non sottoscris­sero la loro Parte. Indi sfilarono dal Convento a due a due, e si por­tarono dove si vendeva vino, e acquavite ad essere trattati dai nuovi elletti fra gli Evviva di S. Marco, e dei nomi delli loro Procuratori. Cotesta scena popolare fece avvertiti i prudenti, che il popolo della Città fosse diretto da alcuni individui, che e per carattere, e per ferocia pote­vano volgierlo a sovvertire la tranquillità, e la sicurezza del luogo per tutti i rapporti sommamente gelosa; e che perciö pericolosa deveniva la indecisione del nostro stato politico. Apertosi il Congresso, e istrutto colla lettura delle lettere da Zara di tutto ciö, che colà era avvenuto, si parlo della neccesità di decidersi, della quale la maggior parte convenne, ad onta che alcuno tenesse po­tersi ancora sostennere lo stato d' indecizione, giacchè le cose non erano chiare, e si andava incontro ad un passo, di cui la natura preci­samente non si poteva conoscere, trattandosi della somma delle cose interessante i presenti individui, e le generazioni venture. Presa la mas­sima di decidersi, fù concluso anco di dedicare la Provincia a Cesare corne Rè di Ungheria mediante la conferma dei Privileggi di cadauna 3

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