VJESTNIK 6. (ZAGREB, 1904)
Strana - 108
108 troppo, et prometterli cose maggiori dà Sua Santità ogni uolta che l'impresa riesca, e spero di mouerlo subbito, sicome della ne darò ragguaglio ; et in tanto per non perder tempo, si deve far prouisione di tutto il bisogno, come nella mia prima lettera, cioè del biscotto, trecento archibusi da rota, trenta da posta, cinqui pezzi d'artegliaria, sei migliara di poluere, tre migliara di piombo, e per effetuar il tutto, io al mio ritorno mandarò una barca da Fiume à Fermo per leuar ogni cosa, e scriuo à mio fratello, che l'apparechi, come la uedera nella presente inclusa, quale V. S. Illustrissima e Reuerendissima gli la mandarà da Roma inclusa in una sua, essortandolo ancor lei a non mancar di quanto gli scrivo, et facendoli consigliar la sopradetta munizione, et armi, acciò ehe stiano preparate, e nascendoli anco qualche difficultà nel comprare o nell'estragere dette cose, quella potrà rimediare al tutto. Et per che io son infatto, e guido i negotio, ho da considerar ogni cosa, per farlo riuscire, dubito che questa barca ne sia trattenuta dalle galere Venetiane, che hanno cominciato a ritener tutta la nauigatione del mare Adriatico contra ogni ragione, però sarà bene, che V. S. Illustrissima et Reuerendissima scrivi una sua à quella Signoria et uegga d'ottener una lettera Ducale aperta, con la quale si commetta a tutte le galere, Rettori, et magistrati loro, che non impediscano la detta barca, ma bisognando, la fauoriscauo, et ricettino nelli porti loro, et ottenuta che l'hauerà, la mandarà al detto mio fratello, acciochè la possa dar a patron della barca, per ualersene nel bisogno. Et questo è quanto appartiene al trattato fatto sin qui col Padre, il quale hauendo io grandissimo dessiderio, che riesca in bene, per assicurarlo affatto, ho pensato pia oltra, che se Sua Santa, mi uol concedere tre compagnie di soldati, che siano trecento, io uoglio trouar à mie spese dui cento Uscocchi pratichi del paese, che saranno in tutto cinquecento, e mi uoglio metter in persona à quest'impresa, promettendo col mezo del trattato del Reuerendo di prender Clissa, e mantenerla (perchè il Padre la potrebbe prender, et anco perderla innanzi che sene desse il possesso, in caso che si tardasse un poco di arriuar là dopo la presa) con patto però, che mi si mandi oltra il biscotto un cargo di formento, qual io farò comprare, et altro presidio, secondo che alla giornata ne farà bisogno. Del che con ogni humiltà prego Sua Santa, a uolersene compiacere, per che improntadoci io la uita, ci può ben Santa Chiesa metter questa spesa di più, la quale può render certo il successo del'aquisto di quel paese, et della libberatione di tante anime Christiane, ancorché anco si possa dire, che non si farà altra spesa di più, per che uolendone dopo la presa, pigliar il possesso ci bisogna pur mandar presidio, e soldati con spesa, la quale douendosi fare dopo, sarà assai meglio di farla un poco innanzi per assicurarsi dell'impresa e farla riuscir in bene ; et riuscendo poi questa per quest'inuerno, ogni uolta che in quelli avvertirli, et ammonirli nomine meo con ordine, che perseverando negli incovenienti ne dia conto a Vostra Signoria lllma, alla quale ho voluto mandar copia del memoriale, che mi ha dato sottoscritto di sua mano, accio se le parerà bene di prevenirlo di qualche aiuto costi, o col Generale, o con chi le parerà meglio, lo possa fare; affinchè non vivano più oltre quelli infelici religiosi a manifesto pericolo di totalissima perdita, illaqueando altri con se stessi con tanto scandalo di tutti, et nota della loro religione, che a un-certo modo par che li trascuri. Il Vescovo parte domani per la sua chiesa, con gran desiderio di travagliare utilmente in Vinea Domini. L'Angelo l'accompagni, et lo Spirito Santo gli assista, et la grafia del Signore sia con Vostra Signoria lllma alla quale faccio per fine di questa humillissima riverenza. Di Praga li 6. di Maggio 1586. — Biblioteca Chigi u Rimu, Codex M. II, 42, f. 22 : Registro delle lettere scrite da Monsignor Sega Vescovo di Piacenza Nuntio di Nostra Santità appresso la Maestà Cesarea nel maneggio del suo carico, all'Illmo Signor Cardinale Azzolino. Libro Primo dal di 7 di Febrajo 1586 fino al di X dell'istesso Mese 1587. Marginalne opazke: a) Inviata col ordinario il di medesimo, b) Copia delle facoltà al suo registro in foglio, c) Il memoriale si trova in filza a foglio 1.