VJESNIK 7. (ZAGREB, 1937.)

Strana - 44

44 ticare la lor devozione et fede con sorpresa della piazza di Scutari et altre d'Epiro per la conservatione delle quali con refrigerio et perseve­ratione nostra con detti populi christiani si osservano li publici prove­dimenti et ordinationi et fede, perche da questa parte possa operarsi et proveder à tal aquisto et come più proprio stimaranno vos. eccel. signoria nel qual proposito et effettione ò altra sua publica deliberatione da quella non vedendosi per ancor, ne potendo davantaggio io con altri capi del trattato et inteligenze medesime resistere, ne cosi conservarsi di avan­taggio risolvo di scrivere le presenti raddrizziate con maggior informa­tioni a detto signor cavaliere Boliza, et al reverendissimo di Scutari, 1 ) come devotissimo et fedelissimo della serenissima Republica, et parte­cipe con maggior cognitioni di questi populi christiani, dalli quali molto reverita et stimata sign, rever, pregando' quela di capitare personal­mente col presente rev. sign. Stefano nepote del colonnello Canuci in tutta diligenza a-lli di vos. seren. et di vost. ecc. sig. confirmarle tutte mie dette precedenti trattationi senza riguardo mio proprio commodo et inte­resse con quale mi è convenuto di valermi appresso li capi di tal tratta­tione come e benissimo noto a detto reverendissmo monsignore Gregorio sudetto, il quale suplirà persolnamente per tutte predette occasioni et necessità con information! appresso, vos. ecc. sign., perchè con alcun modo sii deliberato et provisto diaill'infalibile sua publica sapienza, ricor­dandogli anco il nostro fidelissimo affetto. Non mancando io di conti­nuare con tal mie fatiche et interessi per mantenere e conservare nell'istessa devotione animo et fede detti populi predetti rispetti come davantaggio vorrei et bramo di suplire con confidenti altri capi di tal intelligenze che più diffusamente intenderà la ser. vost. dal medesimo reverendissimo di Scutari et cavalier Boliza. Con questo fine à vos. ser. et eccel. sig. sue devotissime me confermo con supplicationi del più proprio provedimento pregandole dal cielo longhissimi et felicissimi anni, riverentemente m'inchino. Corvino li 19. settembre 1647. Di vost. ser. et eccel. illust. humilissimo et devotissimo servitore F. Marco Scura, arciuescono di Durazzo e primato di Corvino. pjifj ') Gregorij Frasini ! i !

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