Vízügyi Közlemények, 1937 (19. évfolyam)

3-4. szám - Szakirodalom

75 (fig. 2. — Profilo e piano dei due tronchi ; in alto : il tronco sotto terra ferma, sotto : tronco sotto il Danubio). Sul tronco sotto la terra ferma l'imprenditore affondava 6 cassoni (4 dei quali della lunghezza di m 16 ciascuno). Le pareti dei cassoni — capannoni rigidi di larghezza m 4-45 e di altezza m 2-90 e provvisti di tiranti in ferro — hanno uno spessore medio di cm 35—40. Essi sono divisi in due compartimenti di sezione 1-70 X 2-07 ciascuno (fig. 3. a sinistra). Perchè i cassoni possano essere raccordati ad un condotto, le facciate di essi sono foggiate a guisa di porte provvisorie. Le porte possiedono un quadro metallico riempito di panconi (foto 1. e fig. 3. A.). Dopo l'affondamento dei cassoni si è costruita in aria compressa la parte inferiore del condotto per ottenere una sezione completamente chiusa. Questa parte costruita ugualmente in cemento armato costituisce col cassone un insieme omogeneo. (Nella parte destra della fig. 3. è rappresentato il doppio condotto completato.) Il raccordamento esteriore dei cassoni si effettuò nel modo seguente : nei giunti dei cassoni collaterali sono calcate piastre di ferro leggermente arcuate in sezione (fig. 4. A.), mentre sul soffitto dei cassoni i giunti sono ricoperti mediante travi in cemento armato (fig. 4. B.). Sotto la protezione di tale impermeabilizzazione esteriore si sono potute allontanare le porte provvisorie dei cassoni e nell'interno di essi raccordare definitivamente i giunti che hanno una larghezza di cm 20 all'incirca. Questi lavori sono stati eseguiti in aria compressa e gli elementi di raccordo sono eseguiti in cemento armato. La parte più difficile del lavoro fù la costruzione del tronco sotto il Danubio, dove si sono affondati 9 cassoni della lunghezza di m 1(5 e un cassone lungo m 10-25 (fig. 5.). In quanto alla costruzione di questi cassoni, essi sono consimili a quelli impiegati nel tronco sotto terra ferma, l'esecuzione del lavoro però fù del tutto diverso. Su una palificata confitta nel letto dal Danubio si è costruita previamente l'ossatura metallica del cassone, la quale consta di travi a traliccio ed è sospesa su travi in ferro mediante perni a vite (fig. 6, fotos 3 e 4.). L'ossatura, completata di tondini, costituisce l'armatura del cassone e porta nello stesso tempo il peso del calcestruzzo fresco senza caricare il ponte di servizio sottostante e poco resistente (fotos 5 e 6.) La palificata è stata costruita colla massima cura dato che essa deve portare oltre a dei carichi verticale anche la spinta orizzontale dell'acqua che risultò molto rilevante nell'atto dell'affondamento dei cassoni possedenti superfici perpens dicolari alla direzione della corrente (fig. 7, foto 7.). Sui cassoni per aumentarne il peso sono poste casse in legno riempite di ciottolo. Per guidare i cassoni in movimento si fà uso di pali in ferro confitti nel letto del fiume, l'estremità superiore dei quali fù fissata alla palificata. Per proteggere i tubi del camino dei cassoni, lunghi m 12, è stato impiegato un mantello di protezione (foto 9.) il quale fù allacciato ai cassoni ed alla palificata permettendo movimenti indipendenti per il camino (fig. 7. C. e D.). In quanto al raccordamento dei singoli cassoni del tronco sotto il Danubio, il metodo seguito fù lo stesso impiegato nel tronco sotto terra ferma. Tuttavia, dato che i giunti fra i cassoni collaterali si trovarono ad 8 metri sotto il livello dell'acqua, con riguardo alle prescrizioni della città si è dovuto ricorrere all'uso di una campana da palombaro (fig. 8, fotos 12, 13.) montata amovibilmente sulla

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