Vízügyi Közlemények, 1933 (15. évfolyam)

2. füzet - XVII. Kisebb közlemények

83 III. L'EFFETTO DELLE PIANTAGIONI FORESTALI E DEI RIMBOSCHIMENTI SULLE LOCALI CONDIZIONI CLIMATICHE (MICROCLIMATECHE) DEL BASSOPIANO-MAGIARO. KÁROLY KAÁN. Le indagini forestali- scientifiche s'occupano già da lungo tempo dell'influenza favorevole che i boschi esercitano sul clima locale. I risultati e le esperienze così ricavate servono di rassicurazione all'aspettazione che l'effetto microclimatico delle piantagioni forestali e dei rimboschimenti, iniziati in base alle prescrizioni legislativi al Bassopiano magiaro, non mancherà di presentarsi vantaggioso anche nei riguardi dell'agricoltura. Mentre la scienza forestale s'occupa già da lungo tempo di tali questioni, la scienza della meteorologia generale non s'interessava che solamente da recente di questo problema del cosidetto ,,micro-clima" che merita però anche l'attenzione degli ingegneri-bonificatori. Per quanto riguarda tale effetto del bosco l'Autore ritiene sufficiente accen­nare a risultati riassuntivi che sono contenuti nella 4 a edizione del „Handbuch der Forstwissenschaft" del Tuisko Lorey. Più recentemente anche i meteorologi specializzati e fra questi il bavarese dr. Geiger (D.is Klima der bodennahen Luftschicht, 1927.), sono del parere, che „l'importanza di tali indagini per l'insieme della meteorologia forestale è tutt'altro che trascurabile . . ." benché a questo tempo il Geiger non trattò ancora tali que­stioni che solamente dal punto di vista di certi fenomeni ed effetti fisici. Anzi si può dire che all'inizio il problema del microclima trovò generalmente un'analoga critica presso i climatologici, i quali del resto non vi hanno prestato prima nessuna attenzione. Secondo il dott. Geiger il fatto, che gli istrumenti meteorologici di solito sono collocati ad un'altezza di m. 1-5—2-0 ed anche più sopra il livello del terreno (perché lo strato d'aria che giunge a quest'altezza è con­siderato come zona disturbante di carrattere variabile secondo il luogo) basta verificare che il clima dello strato immediatamente vicino al terreno differisce sen­sibilmente di quello degli strati più in alto. W. Koppen ed R. Geiger nella lora grande Klimalehre trattano questi problemi nel capitolo „ Mikroklima und Pflanzenklima " ed affermano nell'introduzione stessa che i dati raccolti dalla climatologia, anche nel caso che si estendono sui valori eccezionali, sui limiti di clima e sui secondari elementi climatologici, non sono adattabili immediatamente agli scopi della vita pratica. Ecco perchè i dati forniti dalle Stazioni meteorologiche caratterizzano solamente in linee generali il clima d'una regione. Gli agricultori, selvicultori, frutticultori ed orticultori ecc. invece desiderano conoscere tali che sono decisivi per un territorio ristretto e dai quali dipende il successo nella produzione delle piante coltivate. Solamente le indagini recenti ed un gran numero di rilievi hanno chiarito, che molteplici varietà sono pos­sibili nelle condizioni climatiche alla vicinanza del terreno. Si deve contare su parechie sorprese in questo campo. Una tale sorpresa fu —secondo l'Autore — il fatto, che nelle paludi presso la località Bátorliget del Bassopiano magiaro rinominato per le sue caldissime estati, il doti Prof. Tuzson trovò piante subartiche, il dott. Dudich ed altri zoologi però hanno 6*

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