Földes Mária: Case Decorate - La nostra Budapest (Budapest, 1993)
rocco. Lo strato di stucchi dello storicismo sembrava dar vita non soltanto alle forme dei bei tempi passati, ma anche la stessa sicurezza, stabilitá e validita, sulla quale ruotava il mondo di allora, alia casa e alia vita di essa. La faccia dei nostri lares, tuttavia, da prova ehe que- sta fede stava giá scomparendo. L’Atlante barrocco era parte della struttura viva della costruzione, ed infatti era l’incamazione déllé forze ehe si infittirono in certi punti della stessa, per esempio sotto il balcone del primo piano. Come la casa si appoggiava su di lui, cosi poteva anch’egli appoggiarsi su di essa. Non era semplicemente una figura forte: lui era la forza stessa. E la sua figura, idealisticamente scolpita, ricevette il suo significato dalia totalita del palazzo. La statua neobarocca perö non puö piü fidarsi della costruzione, perché riceve il suo senso non dall’armonia di se stessa, ma dall’eco di un’epoca lontana. Non é piü un corpo ideale, ma una persona realisticamente scolpita. 1 suoi muscoli si ten- dono sotto il peso del balcone, la faccia si deforma, la fronte gli si imperla di sudore. Passato il paradiso, il lar fu costretto a diventare uomo. Ed infine anche la storia é passata dalle fila dei grandi paradisi comuni. Le figurazioni ehe legittimarono le costruzioni, sparirono, come il sistema di coordinate da una pianta. Le case furono aggredite dalle bombe e dalia desolazione, e nel mezzo di questo caos, i lares stanno rannicchiati disorientati. I paradisi owero i significati privati e pubblici in cui potrebbero sentirsi di nuovo a casa e guardarla con confidenza, li dobbiamo creare női stessi. Tamás Sajó 4