Buza Péter: I Ponti sul Danubio - La nostra Budapest (Budapest, 1992)
cittä si era spostato verso Sud per ragioni geografiche. In queste circostanze infatti, i traghettatori cercarono il punto dove il fiume fosse piti stretto e lo trovarono fra l’attuale Collina del Castello e la chiesa parrocchiale di Pest. Re Béla IV, venerato anche con l’epiteto di «secondo fondatore della patria» par la sua opera di ricostruzione dopo l’invasione tartara, avra considerato senz’altro anche il fatto ehe in questo luogo la riva occidental offriva una collina su cui costruire una fortezza ben difendibile, quasi imprendibile per la cavalle- ria leggera di allora. Con questa decisione aveva gettato le basi della struttura topografica cittadina attuale, basata su anelli e viali radiali. Qli anelli corrono su ambedue lati del fiume, de riva a riva, mentre i viali radiali, connessi proprio da questi anelli, congiungogo il centra con tutto il paese. Cosi non párrá esagerato dire che il Danubio, ehe offre un guado in questo punto, serve proprio da principio organizzativo per tutto il paese. La veritä di tale affermazione é attestata dal fatto che, proprio in questo luogo, sarebbe stato costituito l’unico legame relativamente stabile, il ponté a barche e, al culmine, anche il primo ponté veramente stabile dell'Clngheria, il Ponte a Catene, il quale congiungeva non solo Pest, Buda e Óbuda, ma si puö dire, le due parti del paese, divise dal fiume. In principio cera il ghiaccio Ma non siamo arrivati ancora all’epoca dei ponti. All’inizio si attraversava il fiume con diversi mezzi ehe galleg- giavano sull’acqua, ma in certi mesi o settimane dell’anno non ce n’era bisogno. Si poteva attraversare a piedi o, volendo anche in cocchio, Nel Medio Evo, fino alia costruzione degli argini sulle rive, doe fino alia fine dell’Ottocento, il Danubio gelato offriva un confortevole corso in quasi ogni anno. 1 mesi in questione erano dicembre, gennaio e febbraio e le condizio- ni di sicurrezza erano esaminate dalle stesse cittä per dichiara- re ehe si poteva camminare sulle acque... precisamente sui sentieri segnati, sulla superficie dei quali il ghiaccio venne anche artificalmente rafforzato, inspessito, cosparso di fiena, per rendere ancora menő pericolosa l’awentura. La cosa naturalmente non era gratis. I cittadini erano tenuti a pagare anche per questo tipo di strada sul Danubio. Nel Settecento e all’inizio dell’Ottocento si pagava un soldo per attraversare il fiume sul ponté a barche, mentre sul «ponté a ghiaccio» si pagavano due soldi. La fortuna di tale usanza di passeggiare sul ghiaccio, anzi di tenervi dei balli — siccome ci si organizzavano anche grandiosi «balli lisci» e anche vere e proprie fiere — ebbe una brusca fine con la disgrazia accaduta nell’anno 1833.11 ballo 6